DOMANDA
Gentile dottore, le scrivo per avere un suo parere quale esperto in pediatria. Ho un bambino nato il 16 febbraio con un peso di Kg.2750 per 49 cm di lunghezza. Premesso che non ha mai mostrato grande entusiasmo per il cibo, è stato allattato al seno per 4 mesi, poi con latte artificiale. Al 5° mese ha raddoppiato il peso della nascita arrivando a pesare 6 chili. Oggi ha 7 mesi e il suo peso è di 6.400, cioè in 3 mesi è cresciuto solo di 400 gr. (lunghezza 71 cm.)scendendo dal 25° percentile al 3°percentile.Il bambino dal compimento del 6° mese è stato svezzato, credevo che variando la sua dieta sarebbe aumentato di peso, invece non accenna ad aumentare. La dieta è composta da:
colazione: 150/180 ml latte e biscotti granulato;
pranzo: 180/200 ml brodo vegetale con crama di mais e tapioca, olio, parmigiano e 1 vasetto di omogeneizzato;
e dopo circa 30 minuti qualche cucchiaio di omogenizzato di frutta;
pomeriggio: 150 ml latte e biscottino granulato.
cena: 180/200 ml di brodo vegetale,olio, crema di mais e tapioca, formaggino.
Ho cercato di sforzarlo a mangiare un pò di più ottenendo l’effetto contrario. Il bambino non voleva più mangiare, piangeva e si dimenava. Da quanto ho assecondato la quantità di cibo da lui richiesta l’ora dei pasti è diventata piacevole. Gli esami del sangue, urine e ecografia ai reni non hanno riscontato nessun problema. Prende 10 gc Protovit al dì. E’ un pò stitico. Allora chiedo quale potrebbe essere la causa di questa scarsa crescita di peso?
RISPOSTA
Gentilissima Signora,
i dati che mi ha indicato suggeriscono che il bambino presenta un ritardo di crescita ponderale. L’analisi della curva di crescita mette in evidenza un deficit di crescita già presente nei mesi precedenti non è migliorato dopo lo svezzamento. Il dato della lunghezza sembrerebbe normale, ma deve essere verificato in quanto la lunghezza del bambino è di difficile misurazione senza uno strumento adeguato.
Credo che ci siano gli estremi per effettuare degli esami di approfondimento al fine di escludere malattie del bambino che sia associano a difetti di assorbimento. Tra queste, la più comune è la celiachia, ma non si puo escludere neanche l’ipotesi che gli esami del sangue siano normali e che il suo bambino sia più piccolo dei coetanei per via una scarsa crescita in utero o per ragioni non associate a malattie.
In ogni caso, una valutazione pediatrica è dovuta.
Prof Badolato