DOMANDA
Gentile dottor Monti,
le chiedo gentilmente un parere in merito all’evoluzione della mia alopecia alla barba.
Da 10 mesi soffro di alopecia alla barba. Allo stato attuale ho perso oltre la metà della barba, nel senso che collo, gola, e mento sono quasi completamente glabri. Inizialmente ho avuto una prima macchia circolare sul mento a sinistra che è cresciuta fino al collo, poi la stessa cosa è accaduta sul lato destro e le due chiazze si sono progressivamente unite e allargate.
Fin da subito mi sono rivolto a un dermatologo e ho iniziato a curarmi in questo modo: prima applicazioni di creme cortisoniche 1 volta al giorno, poi vista la continua caduta ho fatto tre cicli di circa 20 giorni ognuno di cortisone in pastiglie. Il terzo ciclo è stato interrotto perché nel frattempo, dopo 4 mesi dall’inizio dell’alopecia, mi è stata riscontrata un’infezione intestinale-urinaria (escherichia coli). Trovata l’infezione, si è pensato fosse proprio la causa dell’alopecia. Sono guarito dall’infezione ma la caduta dei peli è continuata lenta e costante, ad oggi non si è ancora arrestata (inizio a preoccuparmi che possa passare anche ai capelli).
Negli ultimi 6 mesi non ho preso nessun farmaco per l’alopecia, in particolare mi è stata sconsigliata la terapia cortisonica per bocca che potrebbe facilitare un ritorno dell’infezione.
Cosa ne pensa di questa evoluzione? Ritiene sia il caso di fare eventuali analisi, ad es alla tiroide?
Grazie mille, cordiali saluti
RISPOSTA
Gentile, si tratta di Area Celsi della Barba, un disturbo psicosomatico che porta alla caduta dei peli/capelli. Non è una malattia e non si associa ad altre malattie. Per questo non esiste una cura specifica, il cortisone poi è particolarmente deleterio. l’Area Celsi è generata da stress se poi la caduta dei peli provoca altro stress la caduta proesgue e si allarga. Meglio farsene una ragione e confidare nella ricrescita spontanea dei peli, cosa più che possibile.
Un caro saluto Prof. M. Monti