DOMANDA
Buongiorno dottoressa,
Mio figlio di 7 mesi fin dall età di 2 mesi ha sofferto di reflusso senza però ne rigurgiti n’è vomito. Non digeriva il latte e ne ha sempre bevuto poco. Da quando sono passata al latte artificiale a 3 mesi il bimbo e’ diventato completamente stitico e nonostante abbia introdotto le pappe a 5 mesi il pranzo e a 6 mesi e mezzo la cena, continua ad essere stitico. Con il gastroenterologo che lo ha in cura ci è venuto il dubbio che possa essere intollerante al lattosio poiché la cura col ranidil pare non dare sollievo al bambino e sembra sempre che abbia dolori addominali, infatti fa fatica a mangiare e sta bene solo quando lo stimolo e si libera. La cacca e’ molto dura fatta a palline la prima e a dentifricio la seconda che esce. Inoltre mentre spinge si intravede all interno dell ano come una escrescenza rosastra. Ho notato poi che quando gli do la cena con pappa e parmigiano o ricotta sul viso gli vengono degli sfoghi rossi. Il latte non vuole berlo se non di sera quando è’ addormentato e alla mattina lo prende solo col cucchiaino e la crema di mais e tapioca. Gli sto dando il mellin 2. A merenda gli do lo yogurt. Può essere che sia intollerante ? Non ho ancora provato ad eliminare il latte dalla dieta poiché visto che ci sono parecchi cibi che lo contengono vorrei essere sicura. Si possono fare dei test? Se lo porto da lei glieli può fare? Grazie mille e attendo suo riscontro.
RISPOSTA
Cara mamma, la storia di suo figlio è effettivamente suggestiva per allergia o intolleranza alle proteine del latte vaccino, più che intolleranza al lattosio (zucchero del latte). Le consiglio certamente di eseguire dei test specifici (prick test ed esami ematochimici: emocromo + formula, IgE totali e specifiche per latte e frazioni) e, in caso di esiti dubbi o negativi (talora le manifestazioni gastroenteriche non sono sempre sostenute da un’allergia IgE mediata), di eseguire una dieta per almeno 3 settimane priva di proteine del latte vaccino e di alimenti che le contengano. Se poi vi sarà stato un beneficio clinico sarà possibile protrarla per qualche mese, ma solo su stretta sorveglianza medica.
Cordialmente.
M.F.Patria