DOMANDA
Buongiorno,anch’io finalmente ho scoperto che il mio problema ha un nome.Nessuno ha mai prestato attenzione al mio disturbo pensando che fosse di natura psicologica dovuto ad ansia da viaggio in aereo.
Ho letto che sono pochi i casi documentati e credo che sia dovuto al fatto che i medici di famiglia,non conoscendo il problema, diano come risposta l’ ansia.
Prendo spesso l’ aereo, ogni volta con il terrore che mi arrivino le insopportabili fitte, vorrei quindi mettere a disposizione la mia personale esperienza.
Ho appurato che le crisi si manifestano solo quando l’ aereo effettua la discesa in maniera troppo rapida, indipendentemente dal tipo di aereo. Alcune volte riesco ad evitare il problema o a ridurlo,appena capisco che l’aereo cambia quota, masticando chewing gum e massaggiandomi un punto dietro alla nuca a destra, punto da cui portano sempre “le pugnalate”.
Soffro di problemi di allergie e setto nasale deviato, pensa che questo possa incidere ? Grazie per l’ attenzione.
RISPOSTA
Gentile Signora,
Sembra in effetti trattarsi di Cefalea da aereo, una forma di cefalea descritta di recente e che come Lei sa stiamo studiando a Padova.
Il quadro clinico andrebbe valutato direttamente, per decidere eventuali esami e terapie. Gli accertamenti in genere non mostrano alterazioni, ma consiglio comunque visita da parte di esperto in cefalee, vis. otorino, tac senza contrasto per seni paranasali con sezioni coronali sottili.
Le sarò grato se vorrà farmi conoscere l’esito, anche se molto probabilmente normale, della TAC, se possibile anche con l’invio di copia del CD relativo.
Una volta verificata la diagnosi, potrebbe esserLe utile l’assunzione , circa un’ ora prima dell’atterraggio, di una bustina di FANS , tipo ibuprofene, e di uno spray nasale contenente cortisone. Si consigli comunque prima col Suo Medico di famiglia.
Le invio a parte un questionario che ci consentirà di approfondire il nostro studio al riguardo e di aumentare le conoscenze su questo tipo di cefalea.
Cordiali saluti.
Prof. Giorgio Zanchin