strafilococo aureo

    DOMANDA

    Gentile dottore sono una donna di 32 anni e vorrei esporre il mio problema

    9 novembre urincoltura fatta dopo 7 giorni di antibiotico

    sviluppo di escherichia coli conta colonie minore di 1000ufc-ml carica batterica non patogena

    tampone uretrale il 21 novembre sviluppo numerose colonie di strafilocco aureo

    penicillina g semsibile
    amoxicillina+ac clavulanico sensibile
    eritromicina resistente mi sa dire se monuril e’ composto da eritromicina per favore
    tetraciclina sensibile
    clororamfenicolo sensibile
    cotrimossazolo sensibile
    nitrofurantoina sensibile
    oxacillina sensibile
    levofloacina sensibile gia’ presa ma nulla non mi ha fatto nulla

    visita urologica emerge
    urinocoltura negativa e tampone uretrale fatto senza guanti presenza di colonie di strafilocco aureo seguito rapporto vaginale anale vaginale il 6 ottobre(senso di gonfiore uretrale e senso di pesantezza dopo aver urinato e leggero bruciore A VOLTE sangue nelle urine ma poco)..ecografia reni e vescica ok.
    PRESO NEOFURADANTIN x 5 giorni 3 volte al giorno ma nessun miglioramento
    Quanto tempo bisogna far passare dall’uso di antibiotici agli esami di accertamento tipo tamponi uretrali?
    e’ cosi diffcile da sconfiggere lo strafilococco aureo?le pomate locali da mettere in uretra sono utili?e’ il caso di fare uretrocistoscopia?

    grazie 1000 per la sua disponibilita’

    RISPOSTA

    gentile lettrice, certamente lei ha una infezione delle basse vie urinarie, però è importante determinare bene l’agente eziologico che determina la sintomatologia. Siccome, da quello che ho capito, vi sono state diverse recidive, è probabile che l’agente sia lo stesso. Quindi stia per 10 giorni senza antibiotico, poi faccia una urinocoltura fatta bene (buona igiene vagina ed area del meato urinario, raccolga le urine a metà minzione), e veda se si isola un germe e se l’antibiogramma identifica qualche antibiotico efficace (almeno in vitro). La terapia le protragga per 10 giorni a dosi piene. Monuril non è eritromicina ma fosfomicina. La saluto cordialmente
    nicola abrescia

    Nicola Abrescia

    Nicola Abrescia

    Direttore della struttura complessa di malattie infettive e Aids donne dell’ospedale Cotugno di Napoli. Nato a Salerno nel 1947, si è laureato in medicina nel 1974 e si è specializzato in malattie infettive nel 1977. È docente di clinica delle malattie infettive alla facoltà di medicina dell’Università Federico II di Napoli.
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