claustrofobia come curarla?

    DOMANDA

    Salve prof. sono una quarantenne che soffre di claustrofobia (ascensori, metropolitana, luoghi affollati, ecc.). Dopo un anno di cognitivo-comportamentale la situazione è migliorata ma non risolta. Credo che non sia più sufficiente la sola terapia anche perché vivendo a Roma tutto diventa difficilissimo se si deve fare i conti con questo tipo di problema. Cosa mi consiglia?
    La ringrazio per l’attenzione e attendo la sua risposta
    Federica

    RISPOSTA

    Gentile signora,
    come prima cosa suggerisco di porre le stesse domande allo psicoterapeuta che la sta seguendo: può darsi benissimo che un anno di psicoterapia sia troppo poco per avere risultati migliori di quelli ottenuti, come può darsi che sia utile integrare il lavoro con un trattamento di altro tipo, deciso da uno specialista in psichiatria. Ogni caso va trattato individualmente, tenuto conto di vari aspetti del problema, e questo può esser fatto solo con la conoscenza diretta del paziente.

    Massimo Biondi

    Massimo Biondi

    Professore ordinario di psichiatria all’Università La Sapienza di Roma. Milanese, classe 1952, si è laureato in medicina e chirurgia all’Università La Sapienza di Roma nel 1979. Poi la specializzazione in psichiatria e l’insegnamento presso le università dell’Aquila, di Siena e la Cattolica di Roma. Oggi è professore ordinario di psichiatria alla Sapienza, ateneo nel quale […]
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