DOMANDA
Gent.mo Prof.,
un mese e mezzo fa ho ricevuto un rapporto orale non protetto da un ragazzo; io ho ricambiato con masturbazione. Non ho avuto contatto con il suo sperma, ma, quasi sicuramente, una goccia del suo liquido prespermatico è finita nella mia bocca tramite le mani.
In seguito (era un partner non occasionale, ma che stavo conoscendo) ci siamo solo baciati e masturbati a vicenda (nessun contatto con tra sperma e mucose, ne orali ne di altro tipo).
Circa 10 giorni fa, il ragazzo mi comunica di sapere di essere hiv positivo. Preso dal panico sono corso all’ospedale a fare il test hiv (test a 37 giorni dal rapporto orale ricevuto e contatto con il liquido prespermatico). L’infermiera mi dice che è un test di IV generazione, ma che avendo avuto rapporti con un ragazzo sicuramente hiv+ devo rifare il test a 3mesi e 6 mesi. Il risultato del test è negativo – il referto dice Ab. anti HIV 1-2 (test di screening combo CLIA): ASSENTI.
Quanto è attendibile questo test? E’ veramente di IV generazione come sostiene l’infermiera (è il termine COMBO che lo rende tale, ovvero la ricerca delle proteine p24?)? In sostanza, posso stare calmo e ripetere in test a 3 e 6 mesi in tutta tranquillità o devo essere cosciente che la sieronegatività potrebbe non essere confermata? In questo periodo non ho avuto alcun sintomo di nulla, mi sento benissimo – solo un lieve mal di gola, dovuto sicuramente ad una gita in moto al freddo in alta montagna.
Approfitto di questo spazio per un’altra domanda: il rapporto orale ricevuto, da documenti online che ho letto pare essere a rischio nullo, è corretto? Inoltre, linee guida di Germania e Svizzera riportano come rischio nullo anche il rapporto orale effettuato, qualora non si abbia contatto con sperma… è corretto? Oppure nelle mie prossime relazioni devo sempre pretendere il preservativo anche per rapporti orali?
Probabilmente la mia domanda le sembrerà molto stupida, ma sto cercando in tutti i modi di informarmi per tutelare me stesso… Grazie, Cordiali Saluti
RISPOSTA
Diciamo che, dalla sua descrizione degli eventi, il rischio è in pratica effettivamente quasi del tutto assente. Però per prassi, in questi casi di contatto diretto con soggetto sicuramente sieropositivo, il test di conferma va comunque eseguito.