polipo anale

    DOMANDA

    Salve
    sono una donna di 37 anni e circa un mese fa sono andata dal medico perchè avevo molto dolore sia durante che dopo la defecazione, inoltre avvertivo la presenza di una pallina che fuoriusciva e che, con le dovute manovre, facevo rientrare. Il medico mi ha diagnosticato una ragade anale e la cura che mi ha prescritto ha funzionato, ora sto decisamente meglio. Infatti, quando sono ritornata dal medico per un controllo, ho potuto effettuare una rettoscopia. L’esame è stato condotto fino a circa 14 cm e ha avuto il seguente responso: mucosa rosea e ben distensibile, emorroidi congeste, polipo del canale anale (la pallina che avvertivo io), alcune papille ipertrofiche, ragade posteriore in via di epitelizzazione. Tra circa un mese, quindi, dovrò sottopormi ad una polipectomia e verrà effettuata una biopsia. Il medico mi ha detto di stare tranquilla, l’intervento sarà in regime di day hospital e durerà circa 15/20 minuti. Capisco la necessità di effettuare la biopsia sul polipo esportato ma, la mia domanda è la seguente: se ci fosse stato un problema serio sarebbe emerso dalla rettoscopia? questa, è comunque sufficiente per diagnosticare la presenza di tumori maligni? Inoltre, vorrei sapere se c’è una relazione tra la ragade e il polipo, o se sono due problemi distinti. Grazie

    RISPOSTA

    Se il polipo era in vicinanza della ragade (non riesco a capire dalla sua descrizione) c’è certamente una relazione, infatti i polipi ipertrofici relativi alla ragade si chioamano appunto “polipi sentinella”.
    La rettoscopia, come scrive lei, ha visualizzato 14 cm di retto-colon (direi quindi il retto che solitamente ha quella lunghezza). Se lei vuole che sia visualizzato tutto il colon deve fare una colonscopia. Si faccia comunque consigliare dal chirurgo che la opererà.
    Stia comunque tranquilla, sono polipi tranquilli.

    Roberto Dino Villani

    Roberto Dino Villani

    Direttore dell’unità di chirurgia proctologica e riabilitazione del pavimento pelvico presso il Nuovo Ospedale Civile di Sassuolo. Nato a Milano nel 1954, è specializzato in chirurgia dell’apparato digerente ed endoscopia e in microchirurgia e chirurgia sperimentale. Consigliere della SICADS (Società Italiana di Chirurgia Ambulatoriale e Day Hospital)
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