Utilità del Cerotto Nasale nella Roncopatia Lieve.

    DOMANDA

    Gent.Mo Dr. Staffieri,
    sono un utilizzatore soddisfatto di Cerotti Nasali (in particolare dei BreatheRight per pelli sensibili) che utilizzo per curare una lieve Roncopatia notturna, soprattutto Posizionale (russo quasi esclusivamente in decubito supino); sono portatore di lieve deviazione del Setto Nasale asintomatica (non lamento Sinusiti frequenti nè Cefalee e respiro praticamente sempre dal Naso in condizioni normali) già indagata dal mio Odontoiatra che ha escluso interventi chirurgici al setto nasale data la levità della sintomatologia avvertita. C’è una Notizia che però mi ha preoccupato molto e che ho letto proprio su OK ed è quella che alcuni Odontoiatri Italiani hanno riferito che a lungo andare i cerotti nasali possono causare Danni Gravi ed Irreversibili all’Apparato Respiratorio; immagino perchè incrementano la velocità dell’Aria nel Naso, portandola al Polmone troppo velocemente ? Ma immagino anche che chi li usa abbia proprio bisogno di quell’incremento di flusso Aereo e quindi non mi riesce facile capire il perchè di tale affermazione preoccupante che comunque ho visto poco condivisa dalla maggior parte degli Odontoiatri; anche dal mio… Poi, immagino che il discorso possa riguardare, al limite, solo gli Sportivi che ne fanno utilizzo per allenamenti e competizioni all’Aria aperta e non certo per chi li usa per migliorare il proprio Sonno, in Casa ed in condizioni Climatiche interne Stabilizzate…! Confido in una Sua Risposta, tranquillizzante ed esaustiva

    RISPOSTA

    Innanzi tutto le consiglio di interpellare, oltre al suo odontoiatra e per problemi di russamento, anche il suo specialista in otorinolaringoiatria.
    I cerottini nasali non hanno controindicazioni di sorta.

    Alberto Staffieri

    Alberto Staffieri

    Direttore della clinica otorinolaringoiatrica dell’Università di Padova. Nato a Traversetolo (Parma) nel 1944, si è laureato a Parma. Si è specializzato in otorinolaringoiatria e audiologia presso l’Università di Ferrara e in odontoiatria presso l’Università di Padova. Nell’ateneo veneto è professore ordinario di otorinolaringoiatria.
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