L’emicrania può essere causata dal cortisone?

    DOMANDA

    Gentile dottor Barbanti,
    ho la sclerosi multipla e in accordo con il neurologo mi curo con cicli di cortisone partendo con iniezione di Soldesam 8mg concludendo con compresse di Deltacortene 0,5 mg in ca. 15 gg. Il cortisone mi cancella quasi tutti i sintomi della malattia (la spasticità in primis)e non mi crea particolari fastidi, la glicemia e la pressione sono ok. L’effetto dura ca. 1 mese, il ciclo viene ripetuto 3-4 volte all’anno.

    Due giorni dopo la sospensione della terapia sono però assalita da un’emicrania molto violenta che dura 7-8 giorni. Il dolore è invalidante e solo le iniezioni e le compresse di Indometacina (tante…) riescono malapena controllare l’attacco. Ormai succede dopo ogni ciclo.

    Il mio neurologo sospetta uno sbandamento ormonale, nel centro cefalee non mi hanno saputo dire niente. Il cortisone è essenziale per la gestione della mia malattia ma il prezzo che pago per il suo utilizzo è altissimo.

    Ho 50 anni e sono in pre menopausa.

    Vorrei conoscere la Sua opinione in merito. Grazie in anticipo!

    RISPOSTA

    Cara signora, il desametazone (cioè proprio il cortisonico che lei usa in fiale) è un farmaco di prima scelta per dominare lo stato di male emicranico, cioè quella forma di emicrania che dura oltre 72 ore. E’ pertanto altamente improbabile che in lei un farmaco che cura il dolore emicranico possa invece provocarglielo. Penso piuttosto ad una altra ipotesi: la sua variabilità ormonale ovarica (se è in premenopausa) si associa in quei periodi ad una seconda variabilità ormonale (cioè quella relativa al cortisone) ed il cervello emicranico, come noto, non tollera troppe “provocazioni”. Fermo restando che il trattamento della sua patologia neurologica di base rimane prioritario, varrebbe forse la pena essere ancora più lenti nella sospensione del cortisone. In alternativa, iniziare una profilassi della emicrania, anche a breve termine. Un caro saluto, Piero Barbanti