epatite c – cura interferone

    DOMANDA

    Salve dott.
    sono un uomo di 45 anni, non bevo e non fumo, conduco una vita sana.
    Purtroppo un mese fa mi è stata riscontrata un’epatite c.
    Transaminasi nella norma (da sempre),
    gamma gt 110 – glicemia siero 115- immonoglobulina iga 80- lattico idrogenasi 278 –
    HCV RNA 213019,
    qualitativo reattivo,
    genotipo 1a
    La prossima settimana inizierò la cura con interferone e ribavirina (3cpr + 3cpr al di)
    sono un pò preoccupato…
    Volevo sapere appena effettuo la prima puntura di interferone dopo quanto tempo dovrei accusare i primi sintomi di malore? (minuti, ore??)
    Alcuni pazienti preferiscono farla la sera, per quale motivo?
    Inoltre e da ultimo gradirei sapere durante un prelievo di sangue mi hanno riscontrato le agglutinine a freddo, da un secondo esame le crioagglutine risultavano negative.
    Questa presenza di agglutinine a freddo è correlata all’epatite c e potrebbe compromettere la cura o causare problemi alla stessa?aspettando una sua risposta la saluto CORDIALMENTE .

    RISPOSTA

    Gli effetti simil influenzali iniziano alcune ore dopo l’iniezione per cui si preferisce farla alla sera perché si può riposare durante la notte. Le crioglobuline sono correlate allinfezione da virus C, poiché il virus si replica anche nelle cellule immunitarie. Non pregiudica la risposta alla terapia. Il fattore più importante rimane la caduta della viremia al primo mese come predittore di risposta finale

    Maurizio Carrara

    Maurizio Carrara

    ESPERTO IN EPATITI E CIRROSI VIRALI E DA ALCOL. Direttore della struttura semplice di malattie del fegato e del metabolismo dell’ospedale Orlandi di Bussolengo (Verona). Nato a Oppeano (Verona) nel 1953, si è laureato in medicina nel 1979 per poi specializzarsi in gastroenterologia a Verona e in ecografia addominale a Marsiglia. Autore di 30 lavori […]
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