DOMANDA
gentile dottore forse dal sonno potrò capire la mia ansia d abbondono e l incapacità a separarmi? vivo la separazione cme un lungo lutto e nn riesco a riamare. temo sia sindrome d abbandono e che tutto sia riconducibile al 1975. ho 38 anni, gay bsx (sessualmente borderline) e peter pan irrealizzato. da piccolo m dondolavo sbattendomi cn forza sui lati e lamentandomi (leggo possa essere autoerotismo che già praticavo o ansia d separazione). nn sn stato allattato e nn ricordo traumi (nn escludo rimozioni) ma tanti cartoni giapponesi d orfani e mostri e una famiglia cattolica xò e la paura dei demoni. poi incubi che mi gelavano il sangue fino ai 12 anni circa. paura del buio finita nn del tutto 3 anni fa. fino a pochi anni fa episodi di paralisi e illusione d alzarmi a fatica se dormivo il pomeriggio. poi bruxismo e a detta d chi dorme cn me scatti notturni. dormo circa 8 ore ma vado a letto anche alle 3. d giorno mi stanco subito ma rimando la coricata notturna, mentre la mattina msledico il sonno perso. un consiglio x favore.
RISPOSTA
Caro lettore,
mi sembra un mix di disturbi sì del sonno, ma anche psicologici/onirici o comunque che si riferiscono al carattere/personalità, che andrebbero valutati sotto anche altri punti di vista (per esempio psicologico). Per quanto riguarda il sonno, da ciò che dice sembra evincersi: un sonno disturbato da movimenti ritmici da bambino e bruxismo, insieme ora anche ad agitazione motoria (?) e un ritmo del sonno verosimilmente posticipato (tipologia del ritmo serotina), che andrebbero meglio valutati con diari del sonno e un intervista un pò più strutturata. Le due valutazioni (ipnologica e psicologica) dovrebbero procedere insieme