DOMANDA
Gentile Dr Mari,
Ho letto un articolo in cui un allergologo sostiene che eliminare per un periodo l’assunzione di cibi tollerati, genera il rischio di avere forti reazioni(parla anche di shock)alla reintroduzione. Cita anche uno studio pubblicato su Pubmed in cui dei bambini che avevano le Ige positive per pesce ma senza sintomi clinici,lo avevano eliminato dalla dieta e alla reintroduzione hanno avuto forti reazioni. Visto che io (allergica a ltp con reazioni solo per buccia di pesca, kiwi e noce ma senza sintomi gravi)ho tolto da UN ANNO moltissimi cibi verso cui ho le Ige positive ma che non mi avevano mai dato problemi (eliminati per forte allarmismo),ora ho ancora più paura. Alcuni medici mi hanno detto che non corro nessun rischio alla reintroduzione, se non avevo reazioni fino ad un anno fa, altri medici dicono l’esatto contrario. Come ritrovo il “coraggio” di reintrodurre i cibi positivi agli esami ma che nn mi davano problemi viste le opinioni opposte degli specialisti? Grazie
RISPOSTA
Gentile Lettrice,
questo errore andrebbe evitato in origine, ma non per il rischio futuro di avere reazioni gravi alla reintroduzione, ma di privarsi di alimenti altrimenti ben tollerati. La positività delle IgE anche sulle molecole non significa allergia clinica. Nel suo caso devono essere sicuramente eliminati dalla dieta tutti gli alimenti già causa di reazioni, e monitorati tutti quelli per cui si hanno test positivi. Liberi invece di mangiare tutto ciò che risulta negativo.
Porprio per tutelarvi al momento della reintroduzione, noi la eseguiamo in ambiente controllato (DH), ma sicuramente non c’è motivo di privarsi di certi alimenti.
Saluti
Adriano Mari