DOMANDA
buon giorno, mia madre bipolare di tipo I è in cura, dopo un ricovero per una crisi maniacale, presso il csm di zona, la terapia che segue è tegretol 200 due volte al di la sera talofen 20gg e minians 20gg.
il problema è che ha iniziato l’attuale terapia da un mese, sembrava stesse migliorando, ma questa settimana ha avuto nuovamente atteggiamenti aggressivi…si rifiuta di prendere haldol aggiunto dal medico aggiornato sulla situazione, non sò come si possa trovare una soluzione, il suo medico suggerisce di dargli le gocce di nascosto, ma non sempre a casa c’è qualcuno e poi mi chiedo come potrà ritrovare l’autonomia nel prendere le medicine? si vedrà mai un ritorno alla normalità?
RISPOSTA
Il disturbo bipolare tipo I è certamente impegnativo in termini di assistenza, ma ogni persona fa storia a sè per quanto riguarda la prognosi. E’ possibile comunque raggiungere dei buoni livelli di compenso se si riesce a fornire una assitenza psichiatrica assidua che possa garantire l’adeguatezza della terapia e il suo manenimento stabile nel tempo. E’ possibile ottenere questo se si riesce ad appoggiare la persona anche con una psicoterapia di sostegno, non solo nei periodi di scompenso, ma anche nelle fasi di benessere, anche per riuscire meglio a riconoscere i segnali precoci di una possibile crisi per prevenirla o quanto meno renderla meno gravosa e duratura.