DOMANDA
Gentilissima dottoressa le scrivo per esporre un problema.Mio figlio ha sofferto da quando aveva 8 mesi fino a 3 anni di una sorta di spasmi affettivi.Mi spiego:ogni volta che subiva un trauma,fisico o psicologico,tratteneva il respiro(senza diventare cianotico)fino allo svenimento o,in alcuni casi,entrava in una forma di aurea.A 3 anni,al policlinico di Messina,dopo l’eeg,mi è stato spiegato che il problema dipendeva dal nucleo caudato,era lievemente più piccolo e non lo faceva reagire a quegli stimoli.Mi hanno consigliato ,ogni volta che Gabriele iniziava a trattenere il respiro,di dargli un forte pizzicotto nela scapola:il dolore lo avrebbe fatto piangere e avrebbe interrotto la crisi.Gabriele non ha vuto più crisi ma oggi,a 7 anni,ha grossi problemi comportamentali,a casa ed a scuola.Possibile che questo dipenda dal nucleo caudato?Ho altri 3 figli e nessuno di loro somiglia a Gabriele nel comportamento,quindi credo non dipenda dall’educazione.Come devo risolvere?Grazie.
RISPOSTA
Un danno nel nucleo caudato può provocare disturbi neuropsicologici, apatia e più raramente disinibizione comportamentale. Lei non descrive nel dettaglio quali sono i problemi comportamentali di Gabriele. In ogni caso, se anche l’origine fosse dovuta a questa riduzione del nucleo caudato, credo che la terapia cognitivo-comportamentale possa fare moltissimo nell’insegnare la padronanza e l’autocontrollo. Perciò cerchi uno psicologo che valuti bene la sintomatologia in modo da modificare e risolvere il problema. Un caro saluto