DOMANDA
Sono stato sottoposto a prostatectomia totale nel giugno 2007 ed a trattamento radioterapico di salvataggio nel maggio-luglio 2011 (dose 70 Gy in 35 sedute). Poiché l’incontinenza era aumentata (circa230 gr /giorno medi) ho deciso di sottopormi , all’inizio di marzo C.A., ad intervento chirurgico per il posizionamento di un dispositivo anti-incontinenza di tipo TOT.
Appena dimesso dall’ospedale e anche adesso,( dopo 8 settimane di assunzione di una cp/die di Toviaz 8 mg: senza risultati )la situazione fra prima e dopo l’intervento è la seguente.
Prima: di notte pannolino quasi sempre asciutto o poco bagnato—-da seduto: pochissime perdite—-in piedi: perdite contenute con residuo minzionale—-camminando: perdite più abbondanti con minimo residuo minzionale.
Dopo: di notte: pannolino sempre molto bagnato—-seduto: perdite contenute—–in piedi fermo o in cammino: gocciolamento continuo con nessun residuo minzionale dopo un paio di minuti in tale stato.
Sono convinto che il posizionamento del dispositivo abbia alterato l’equilibrio della zona; il chirurgo che mi ha operato dice che non servirebbe a niente rimuovere il dispositivo.
Per gentilezza desidererei un consiglio per saper cosa fare. Grazie
RISPOSTA
Buongiorno
se, come sembra, è fortemente motivato a risolvere la situazione potrebbe essere presa in considerazione la possibilità di posizionare uno sfintere artificiale.
Il tutto però deve partire da una attenta valutazione preparatoria per valutare, oltre al quadro clinico, anche l’eventualità di non dover essere costretti a rimuovere lo slang tipo TOT.
Nel frattempo potrebbe essere utile una RM multiplanare con mdc della regione interessata
Grazie
Carlo Introini