Anemia autoimmune

    DOMANDA

    Salve, scrivo per una persona di sesso maschile di 62 anni, che circa un mese fa è stato ricoverato per una polmonite da “klebsiella oxytoca”. Nel corso degli accertamenti si è visto che aveva un’emoglobina nel sangue pari a 7,5 g/dl. I giorni precedenti al ricovero, manifestava debolezza alle gambe, con formicolio alle mani e ai piedi; macchie circolari di colore rosso, su arti inferiori e superiori, quando tossiva; la sera febbre (37,5 c° e un giorno 39) e sonnolenza, e perdita di peso nell’ultimo periodo. Il giorno del ricovero dagli esami del sangue sono emersi i seguenti valori: Acido folico:3.06; vitaminaB12:271,6; WBC:18,14*10^3/ul;RBC:1,86; HGB:7,5; HCT:19,1;MCV:102,7;MCH:40,3; MCHC:39,3; RDW-CV:22,2; PLT:494; neutrofili%:83; linfociti%:10,9; Monociti%:6; Eosinofili%:0; Basofili%:0,1; bilirubina totale colorimetrico:1,20, bilirubina diretta:0,7, bilirubina indiretta:0,5. Dall’elettroforesi delle sieroproteine, l’albumina:3,5 (48%), Alfa1:0,55 (7,5%), Alfa2:0,6 (8,2%), Beta1:0,5 (6,9%); Beta2:0,51(7%), immunoglobuline: 1,64 (22,4%). Immunosierologia: Antimycoplasma pneumoniae IgG chemiluminescenza <0,1; Antimycoplasma pneumoniae IgM chemiluminescenza 1,7. Proteina -C-Reattiva (alta sensibilità) 154,8 mg/l.
    Lo stesso, rimasto ricoverato per circa una settimana, è stato sottoposto a cura antibiotica e cortisonica e presentava, al momento delle dimissioni un’emoglobina nel sangue pari 9,6 g/dl. Continuando la cura antibiotica e cortisonica, è salita fino a 10,4 g/dl. Previa consulenza ematologica, è stata disposta la sospensione della cura cortisonica al fine di effettuare alcuni esami (Biopsia del midollo e dell’osso; test di coombs e striscio periferico). Al quarto giorno dalla mancata assunzione del cortisone,dopo la febbre manifestatasi già dal secondo giorno con temperature a 37,3 e 37,5 C°, si è manifestato un forte dolore al fianco sinistro. Veniva quindi ricoverato in ematologia, dove venivano effettuati gli esami previsti, e dopo un’emoglobina scesa a 9,8 g/dl (al momento del ricovero) con il seguente emocromo: globuli bianchi 13400ul, neutrofili 71,4%, linfociti 20,3%, monociti 7,4%, eosinofili 0,8%, basofili 0,1%, neutrofili 9570 ul, linfociti 2720 ul, monociti 990 ul, eosinofili 110 ul, basofili 10 ul, globuli rossi 3060000 ul, emoglobina 9,8 g/dl, ematocrito 30,5%, MCV 99,8 fl, MCH 32,0 pg, MCHC 32,1 g/dl, RDW-CV 14,4%, RDW-SD 52,6 fl, piastrine 333000ul, MPV 8,9 fl, PDW 16,6, PCT 0,296%; il giorno successivo si aveva un notevole calo a 6,4 g/dl. A seguito di ciò si somministravano forti dosi di cortisone che riportavano l’emoglobina a 8,0 g/dl. Fino a ieri l’emoglobina è salita a 10 g/dl, ma oggi è scesa a 9,8 g/dl. Considerato il calo dell’emoglobina, nonostante la continua somministrazione di dosi massicce di cortisone, devo preoccuparmi? Quale tipo di anemia potrebbe essere? In relazione a quanto sopra quale forma di anemia potrebbe presentare i sintomi sopra descritti? Quali altri esami sarebbero necessari per definire meglio la patologia?

    RISPOSTA

    Buonasera. Il calo dell’emoglobina da 10 a 9.8 non è assolutamente significativo. Non vedo ragione per preoccuparsi. Quanto al tipo di anemia, se è ricoverato in un’ematologia credo che nessuno meglio dei colleghi che lo hanno in cura e che dispongono dei risultati delle indagini eseguite (fra cui l’esame del midollo) possa rispondere a tale domanda.

    Francesco Onida

    Francesco Onida

    Professore Associato in malattie del sangue nel Dipartimento di Oncologia e Emato- Oncologia dell’Università Statale di Milano, lavora presso la Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, dove è responsabile del Centro Trapianti di Midollo Osseo. Laureatosi in medicina e chirurgia nel 1995, si è poi specializzato in Ematologia nel 1999. Rientrato in Italia […]
    Invia una domanda