DOMANDA
Buonasera, sono alla 34 esima settimana di gravidanza ed essendo allergica al nichel devo eliminare molte cose dalla mia alimentazione, non tocco il pesce (tranne il tonno in vetro), non tocco i legumi (tranne i ceci), di verdure mangio solo zucchine, cetrioli e qualche volta finocchi e carote, di frutta mi sono consentite solo mele, banane e agrumi. Non posso mangiare neanche cose con conservanti (tipo dolci e merendine comprate) e di affettati solo crudo e un pò di cotto…mi chiedevo se con un’alimentazione così sia saggio allattare mia figlia naturalmente o se è più consono e completo affidarmi all’allattamento in polvere. Grazie
RISPOSTA
Gentile Signora, mi scuso per il ritardo nella risposta, tuttavia – credo e spero – ancora in tempo per precedere la nascita del suo bambino… E’ vero, l’allergia al nichel comporta molte restrizioni sul piano alimentare. Ciò nonostante vorrei rassicurarla in merito all’allattamento al seno, che è e resta, a dispetto di qualsiasi limitazione alimentare debba esser fatta, la miglior forma di nutrire suo figlio e anche di creare un forte legame madre-bambino! La mammella, come detto in altre occasioni, funziona sempre a vantaggio del nuovo nato, il che vuol dire che, salvo alcuni nutrienti, si approvvigiona di ciò che è necessario alla sua corretta composizione indipendentemente dallo stato di nutrizione della mamma. Per spiegarmi meglio, anche se lei fosse in eventuale deficit di qualche micronutriente (con poche eccezioni come iodio, selenio, DHA, e forse la vitamina D) il suo seno continuerebbe a toglierne a lei – aggravando eventuali deficit, questo sì – a vantaggio del bimbo che sta allattando. Le consiglio perciò di farsi seguire in questa fase dell’allattamento da un bravo nutrizionista che possa consigliarla su eventuali integrazioni da apportare alla sua dieta, ma di iniziare e proseguire, spero a lungo, l’allattamento al seno. Un caro saluto e molti auguri, Prof. Andrea Vania, Pediatra Nutrizionista