Strano rantolo

    DOMANDA

    Buonasera,
    gradirei avere un parere su un problema che accade, da poco tempo, a mia madre di 90 anni: durante i pasti, dopo aver deglutito cibo (quasi tutto tritato e comunque ben cotto) avverto che emette uno strano crepitio, simile ad un rantolo, respirando. Non avevo mai sentito prima questo rumore respiratorio.
    Dopo un poco poi passa e respirando non si sente nulla. A tratti presenta difficoltà a deglutire con cibo di” traverso”, ma questa specie di rantolo accade anche quando deglutisce normalmente. Lei non si accorge di nulla.
    Mia madre soffre da tempo di broncopatia, demenza senile, reflusso gastroesofageo.
    Nel ringraziarLa con l’occasione formulo gli auguri di un felice anno nuovo.
    Valter

    RISPOSTA

    Gent.mo Sig. Valter,
    gli episodi che lei descrive mi sembrano facilmente interpretabili come legati a difetti della deglutizione che sono comuni in soggetti anziani con demenza o problemi neurologici di varia origine (più spesso vasculopatia cerebrale). Le alterazioni del sistema nervoso centrale da parkinson e/o da difetti vascolari a livello bulbare possono causare anche incompetenza della glottide, cioè non ottimale chiusura da parte dell’epiglottide dello spazio sottostante (la glottide appunto) da dove partono le vie aeree inferiori. A questi problemi poi si può aggiungere un riflesso della tosse non particolarmente efficace, come spesso si ha in anziani con demenza. Le richiamo un po’ di anatomia per avere un’idea più precisa di quello che succede quando tutto funziona bene. Le vie aeree (dove passa l’aria) e le vie digestive (dove passa cibo e bevande) hanno in comune il cavo orale e poi si suddividono appena dietro e sotto la lingua nell’esofago e nella laringe. La Laringe dove passa l’aria e avviene la fonazione (emissione del linguaggio) è protetta da una specie di “coperchio” anatomico che è l’epiglottide e da tanti recettori della tosse che stimolano questo riflesso di difesa per espellere materiale estraneo che passa nelle vie aeree. Durante normale la deglutizione l’epiglottide sigilla e copre bene lo spazio aereo e pertanto normalmente cibo, liquidi e saliva passano naturalmente nell’esofago. Se solo inavvertitamente respiriamo o parliamo mentre beviamo o mangiamo il passaggio anche di piccole quantità di cibo tramite la laringe nelle vie aeree provoca una tosse vivace per espellere subito il materiale estraneo. Tutto questo avviene automaticamente se non vi sono problemi, ma se il meccanismo diventa difettoso per i problemi neurologici di cui abbiamo accennato prima allora si hanno quei fenomeni che lei vede in sua madre, fino anche a episodi più gravi che possono portare a vere a proprie polmoniti da aspirazione di alimenti nelle vie aeree dette anche “polmoniti ab ingestis”. Per prevenire questo è bene far mangiare e bere la persona in posizione seduta eretta (non con il busto reclinato troppo indietro), far inghiottire il cibo lentamente senza fretta, controllare che il cibo non si fermi nelle guance, mantenere sempre una buona igiene orale e controllare che denti o dentiera siano a posto. A volte i liquidi caldi favoriscono l’ingestione nelle vie aeree più facilmente dei cibi solidi e freddi. Se la persona non è autonoma nell’alimentazione è bene far addestrare da un logopedista o infermiere esperto la badante o chi si occupa di imboccare sua madre.
    Ricambio volentieri gli auguri di buon anno
    dr.Marco Confalonieri

    Marco Confalonieri

    Marco Confalonieri

    Direttore della struttura complessa di pneumologia degli Ospedali Riuniti di Trieste. Nato a Piacenza nel 1958, professore associato di Malattie dell’Apparato respiratorio all’Università degli Studi di Trieste.
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