DOMANDA
Egregio Prof./dr.
Sono un signore che si è sottoposto a PRK, per solo miopia, al solo occhio DX (-3.50) due anni fa, rimane da operare l’occhio SX (-3.25). Sono contrario alla LASIK e sue varianti.Ora sto soffrendo di secchezza oculare all’occhio operato e altro.Come riportato dalla stampa esiste una certa relazione tra secchezza oculare e interventi di chirurgia refrattiva, nella lasik 30 %. Quesiti:
1.per la prk che statistiche ci sono per la secchezza ?
2.per evitare di incorrere in secchezza oculare all’ occhio SX è consigliabile “scavare” nella cornea il meno possibilei, che altro mi consiglia ?
3.se è così alta tale percentuale di incorrere in cocchio secco (30%) perché non se ne parla nel consenso informato (nel cons. inf. come estremamente rare) ?
4.l’oculista che mi ha operato non ha verificato la lacrimazione: se l’avesse fatto avrebbe scoperto che il but era insufficiente ad entrambi gli occhi e lo schirmer insufficiente all’occhio SX ; è incorso in errore ?
RISPOSTA
Egregio signore,
non è sempre cosi diretto il legame fra secchezza oculare e chirurgia refrattiva. Nel suo caso è certamente più importante analizzare in uno studio oftalmologico di sua fiducia le cause.