DOMANDA
Salve,
ho 27 anni ed ho fatto un eeg in seguito a due episodi isolati di svenimento, uno é avvenuto nel 2011 ed un altro qualche settimana fa.
Il referto dell’eeg é il seguente:
Tracciato ecografico alterato per la presenza di attività theta diffusa con prevalenza sulle derivazioni emisferiche di sinistra su un ritmo di fondo di basso voltaggio.
Ho fatto così una visita neurologica. La visita in sé tutto ok, il neurologo mi ha fatto camminare, toccare il naso con la punta delle dita e mi ha detto che non ha riscontrato nulla di anomalo.
Ma quando ha visto l’eeg ha storto il naso e mi ha prescritto un farmaco: Keppra 500mg, dicendomi “Io te lo prescrivo… non si venga mai a dire che il dottore non ha capito un tubo”! Evidentemente questa dichiarazione mi ha lasciato di stucco. Mi sono chiesta: ma il farmaco é strettamente necessario oppure me lo sta prescrivendo solo per togliersi ogni responsabilità?
Premetto che sono una persona sanissima, non ho mai avuto crisi epilettiche, solo questi due svenimenti, a distanza di 3 anni l’uno dall’altro, e tutti e due in estate. Soffro di pressione bassa… non so se possa avere una correlazione tra i due episodi.
Ovviamente consulterò un altro neurologo e al momento non ho intenzione di prendere il Keppra.
In attesa di un riscontro, Le porgo Cordiali saluti
RISPOSTA
Gentilissima,
a parte i due episodi di svenimento, ha presentato mai degli episodi confusionali o caratterizzati da altri disturbi o sensazioni di breve durata ? Sarebbe opportuno eseguire un EEG durante il sonno, che potrebbe rivelare eventuali altre anomalie. Infine, visto che l’EEG che ha eseguito è risultato patologico, sarebbe opportuno eseguire anche una risonanza magnetica nucleare all’encefalo. Se permangono poi dei dubbi circa il possibile ruolo della pressione arteriosa, potrebbe eseguire un holter pressorio e cardiaco ed anche un tilt test. Talora giungere ad una diagnosi di certezza comporta sottoporsi a vari accertamenti. Molti auguri e saluti.