DOMANDA
Gentile Dottore,
vorrei un consiglio sulla terapia prescritta a mia moglie (35 anni).
A seguito di gravidanza, dopo mesi di disturbi di ogni tipo, il 05/09/2014 ha effettuato analisi con i seguenti risultati:
TSH 98,27
FT3 0,91
FT4 0,16
antitireoglobulina 452,4
antiperossidasi > 600
colesterolo 303
colesterolo ldl 202
AST/GOT 55
ALT GPT 62
Effettuata visita endocrinologica il 18/9, viene diagnosticata tiroide di Hashimoto con ipotiroidismo acquisito e prescritto:
TIROSINT 100 una capsula al mattino (mezza capsula la prima settimana)
TIROIDE IBSA 125 ¼ di capsula
Ripetute le analisi il 15/10 con i seguenti valori:
TSH 4,75
FT3 3,08
FT4 1,46
tireoglobulina 4,5
colesterolo 188
colesterolo ldl 127
AST/GOT 19
ALT GPT 19
In base a tali valori, e scesa di peso da kg 60 agli attuali kg 56, lo specialista lascia invariato il TIROSINT 100 e aumenta TIROIDE IBSA 125 a 1/2 capsula il lun/mer/ven e ¼ di capsula i giorni restanti.
Recentemente abbiamo consultato un secondo specialista, che concorda con il dosaggio di TIROSINT 100, ma sconsiglia TIROIDE IBSA per i seguenti motivi:
– IBSA 125 è un’associazione di T4 e T3, mentre per il trattamento è sufficiente il solo T4 (TIROSINT)
– IBSA 125 può portare problemi cardiaci
Perchè uno specialista considera importante assumere anche IBSA 125, mentre l’altro lo ritiene addirittura controindicato? Secondo Lei, qual è la terapia giusta?
La ringrazio
RISPOSTA
Gentile Sig.re,
la terapia iniziale è stata molto efficace e l’andamento ormonale di riduzione del TSH e aumento dell’fT4, con un miglioramento importante anche del profilo lipidico, lo ha dimostrato.
Considerato il tempo trascorso, relativamente breve dall’inizio della terapia (meno di 1 mese), ed il peso di sua moglie rimarrei al dosaggio iniziale [Tirosint 100 + 1/4 IBSA 125 (pari a 33 mcg) al giorno]. L’associazione T4/T3 (contenuto in piccola quota nella seconda formulazione tiroidea) consente una copertura completa e copre l’eventuale deficit di conversione da T4 a T3; chiaramente la terapia deve essere monitorizzata anche da un punto di vista clinico e le analisi rivalutate ad almeno 6 settimane per una completa stabilità terapeutica e un aggiustamento del dosaggio (probabilmente al ribasso).
Cordialmente
prof. Andrea Fabbri