DOMANDA
Egregio dottor Camporese,
ho letto una Sua risposta in merito ad infezione da ureaplasma dove indicava di non prendere antibiotici ma di ristabile la flora batterica e riportare un ph urine a livelli acido (=4.5)
Io ho in corso un’infezione da ureaplasma, e dalle analisi del sangue risulta un ph urine alto, pari a 8. Ho già fatto in passato cure con il bassado, 2 pastiglie per 10 gg oppure rulid, (anche in gravidanza) ma, probabilmente come Lei dice l’importante è ristabilire la giusta flora batterica, l’antibiotico sicuramente fa effetto, ma solo temporaneamente, e comunque ha sempre provato, almeno nel mio caso, candidosi nonostante utilizzassi fermenti lattici.
Non ho effettuato esami per I lattobacilli e vorrei un suo consiglio su come agire nell’immediato.
Vorrei inoltre sapere come posso aiutare la mia flora batterica,a rimanere “florida”… anche magari con qualche accortezza a livello di alimentazione? Ho notato che durante il period di infezione il ciclo subisce delle motifiche, è spsesso in ritardo oppure è scarso ed ho molti fastidi a livello di pruriti o bruciori vaginali, la cosa è collegata?
Confido in Suo consiglio
Grazie e cordiali saluti
ag
RISPOSTA
Innanzitutto il pH va misurato a livello vaginale e non nelle urine. Esegua, perciò, un tampone vaginale con misura del pH e valutazione dei lattobacilli. Se i lattobacilli sono pochi e/o il pH non è acido, dovrà, come credo, ricostituire entrambi con i presidi terapeutici adeguati, che il suo medico di medicina generale le saprà certamente consigliare. Se necessaria, la terapia dovrà protrarsi per mesi.