DOMANDA
Egregio Prof. Corsello, sono una donna di 40 anni. A dicembre 2014 ho iniziato a soffrire di ciclo irregolare inizialmente con periodi molto lunghi tra un ciclo e l’altro e successivamente con scarso o abbondante flusso. Una volta anche con spotting intermestruale. Soffro inoltre da dopo la gravidanza (che risale a 5 anni fa) di galattorrea indotta da spremitura. Mi sono sottoposta a dosaggi ormonali in periodo ovulatorio dai quali risultava la prolattina leggermente alta (53,6) e ACTH 66,6. Ho effettuato una visita oculistica dalla quale risulta un edema papillare di grado lieve e in seguito ad una RM mi è stato diagnosticato un adenoma ipofisario in sede paramediana sx di circa 11x11mm. Mi sono recata presso un neurochirurgo il quale ritiene che l’adenoma sia non secernente visti i bassi dosaggi di prolattina e acth e quindi ha optato per l’intervento (che è stato programmato tra circa 10 gg) valutando anche la compressione sul chiasma ottico. Secondo lei devo fare ulteriori analisi ed esami per escludere che sia un prolattinoma e quindi optare per una terapia farmacologica oppure procedere con l’intervento. La ringrazio anticipatamente.
RISPOSTA
Suggerirei di chiedere subito un appuntamento con un endocrinologo esperto in neuroendocrinologia. Infatti la diagnosi differenziale tra prolattinoma ed iperprolattinemia da danno del peduncolo ipofisario determinato da un adenoma ipofisario non secernente, non è semplice e dalle informazioni da lei fornite, non escluderei la prima ipotesi.
La definizione diagnostica, che prevede anche lo studio degli altri ormoni ipofisari, è essenziale perché nel caso di un prolattinoma è indicata, in prima istanza, la terapia medica e non chirurgica.