DOMANDA
Gentile Dottoressa
a mia sorella, una ragazza di 27 anni che ha sempre goduto di ottima salute,circa due anni è stata diagnosticata la prima crisi psicotica acuta.Era aggressiva,paranoica,logorroica e maniacale.Aveva un linguaggio sboccato e disinibito e riteneva che la patologia diagnosticatale non fosse corretta ma che,al contrario,lei nn fosse mai stata meglio in vita sua.La cura che le fu attribuita consisteva in tavor da 1 mg due volte al giorno e zyprexa da 5mg una sola volta al giorno per circa un anno, associato alla psicoterapia. Dopo tale periodo mia sorella riprese la vita di sempre e l’episodio psicotico sembrava superato. Purtroppo circa 4 mesi fa mia sorella è stata nuovamente vittima di questa crisi, non dormiva la notte, urlava e vaneggiava.La cura questa volta è stata di 2 tavor da 1mg e 1 zyprexa da 10 mg al giorno…il medico però nn ha ritenuto opportuno approfindire lo stato di salute di mia sorella con accertamenti aggiuntivi. Secondo lei è corretto?grazie mille
RISPOSTA
penso che informazioni approfondite circa l’esistenza di precedenti in famiglia di depressioni bipolari piuttosto che precedenti di casi di psicosi schizofreniche sarebbero necessarie per una diagnosi accurata, così come una valutazione di tipo neuropsicologica della paziente, superata la fase acuta per chiarire eventuali deficit cognitivi.