DOMANDA
Buongiorno, Professore,
ho una mamma “anziana” (86 anni)
che da giovane ha sofferto di grave malattia polmonare
(TBC)dalla quale è comunque guarita (ha avuto anche pneumotorace)
La mamma soffre di varie patologie: cardiopatia, ipertensione, fibromialgia, ipovisione da 15 anni, reumatismi, fattori depress) e di grandi stanchezze
(ad esempio, un enorme bisogno di un caffè, da anni,
subito dopo essere andata in bagno, con sensazione di grande svuotamento).
Ora, da un paio d’anni, la situazione è peggiorata
con affanno progressivamente sempre più marcato(anche l’andare ad urinare è una fatica).
In questo modo, la mamma, che per tanti versi è ancora
giovane, non si sente neppure di uscire, perchè anche
solo vestirsi/svestirsi è una grossa fatica.
Da parte sua il cardiologo (che le ha prescritto
Lansox, Cipralex 10 gocce die, Kadiur, Cardirene e Cardicor) dice che il motivo principale della dispnea non dipendedal cuore, mentre la Visita Pneumologica (con EGV poi EGA e Spirometria) sottolinea che, a parte gli ovvi esiti di problemi passati, la dispnea principalmente non dipende neppure da fattori polmonari.
A questo punto mi chiedo: potrebbero esserci anche
altri fattori, magari ansiosi o derivanti dai medicinali(variati proprio a partire da 2 anni fa circa)?
Anche se la mamma non si sente di fare nuovi
esami e visite, è possibile non rassegnarsi e pensare
che sia ancora possibile migliorare la situazone ?
Ha qualche consiglio o suggerimento al riguardo ?
Molte grazie, di cuore
RISPOSTA
La dispnea è un sintomo soggettivo. Avendo escluso cause cardiache e polmonari (il che è molto importante) l’aspetto psicologico va considerato. Chieda al suo medico di famiglia, che conosce la paziente e le può prescrivere ansiolitici ed antidepressivi, se crede sia il caso di ricorrere a tali farmaci.