DOMANDA
Salve Dott.Vania , la mia bimba dalla nascita viene nutrita con latte liquido per lattanti, la piccola ora ha 6 mesi,sia comodità e poi perchè avevo visto in ospedale ho sempre scaldato il suo latte al microonde,ma da qualche giorno ho letto cose che non avrei mai pensato al riguardo…è vero che il latte diventa cancerogeno?che la Lprolina si modifica nel suo D isomero generando tossicità?La ringrazio tanto.
RISPOSTA
Gentile mamma, lo sa? Devo proprio ringraziarla per la sua domanda, perché mi ha costretto a fare un sacco di ricerche in rete, per prima cosa, e poi perché mi dà modo di parlare un po’ proprio della rete… Allora, partiamo dalle verità: è vero che la L-prolina si trasforma in D-prolina; ed è vero che la D-prolina è tossica, per la precisione neurotossica. Ma come, allora riscaldare il latte nel microonde è davvero pericolosissimo!?! Ecco, qui cominciano i problemi della rete… Perché vede, cara signora, il maggior problema della rete è che non c’è alcun controllo sulla veridicità di ciò che decido di scriverci, e dunque se voglio sostenere che gli Australiani camminano a testa in giù essendo agli antipodi ci sarà sempre qualcuno che mi crederà… Se lei osserva bene le ricerche su Google, troverà che quelle informazioni di cui lei parla sono ripetute (si chiamano “cloni”) molte volte sempre uguali. Ma, osservando bene, troverà anche che non c’è MAI alcuna voce bibliografica che supporti quelle informazioni. Allora, per chi si occupa seriamente di nutrizione e alimentazione, è indispensabile andare a cercare l’origine di quelle informazioni sulla letteratura scientifica. E così si scoprono un po’ di cosette… 1) l’articolo originario da cui probabilmente originano tutte le bubbole che ha letto è un articolo di un tal Lubec, su un Lancet del dicembre 1989 …peccato sia stato sbugiardato nel febbraio del 1990; 2) è assolutamente vero che col microonde si creano D-isomeri degli aminoacidi, tant’è vero che i biochimici usano proprio questo sistema per ottenere della miscele di L e D-isomeri …peccato che ci vogliano VENTI minuti di riscaldamento a MASSIMA potenza per ottenere solo il 20% di D-isomeri; 3) è vero che la D-prolina può essere cancerogena, portando a cambiamenti strutturali e funzionali se incorporata nelle normali proteine …peccato che, al di fuori del laboratorio, cioè nell’essere vivente, la D-prolina NON venga affatto incorporata nelle proteine; e infine 4) è verissimo che la D-prolina è neurotossica …peccato che sia necessario iniettarla dentro i ventricoli cerebrali del pulcino per ottenere tale risultato! La realtà, cara signora, è che noi ingeriamo continuamente D-aminoacidi, provenienti dalle pareti cellulari di ciò che mangiamo e dei batteri presenti nel cibo, ma il nostro organismo li trasforma di nuovo in L-isomeri, prima di utilizzarli. La lettera del Lancet che sbugiarda il lavoro di Lubec dice anche, testualmente: “dopo riscaldamento al microonde delle formule, la concentrazione di D-idrossiprolina era di 1-2 mg/l. Dalla concentrazione proteica delle formule, e dal contenuto in prolina delle proteine del latte vaccino, si può calcolare che un bambino che consumi un litro di formula al giorno assuma circa 1,7 g d prolina. Ciò equivale a circa MILLE volte di più degli 1-2 mg/l di D-prolina riportati dopo riscaldamento al microonde”. Spero di esserle stato d’aiuto. Se così è, la prego, cara signora, quando ha dei dubbi così importanti, lasci perdere il fai-da-te della rete, troppo spesso totalmente fuorviante, e si rivolga direttamente ai professionisti della materia! Un cordialissimo saluto, Prof. Andrea Vania, Pediatra Nutrizionista