DOMANDA
Gentilissimo Prof. Agus,
le scrivo per chiederle un parere in merito ad un problema insorto questa primavera.
Da Marzo 2012 senza alcun trauma ho rilevato edema del piede sinistro, inizialmente presente anche nella caviglia e caratterizzato da mancata regressione al mattino con segno della fovea + e dolore nei movimenti di dorsoflessione.Doppler neg(SEBBENE NOTI ALTERAZIONE DEL TONO DEI VASI PERIFICI),RX neg, mi sono comunque sottoposta a terapia con antinfiammatori senza beneficio.
Aggiungo di esser affetta da sindrome di Raynaud.
Attualmente l’edema della caviglia è ridotto ma in ortostasi e con la deambulazione compare subitaneo edema, localizzato maggiormente nel dorso del piede, in prossimità delle dita accompagnato da dolore, marcato rossore e NOTEVOLE VASOCOSTRIZIONE CON VASODILATAZIONE A MONTE. Ho seri problemi nella vita quotidiana e lavorativa.
Una collega,
la ringrazio in attesa di un suo cortese riscontro.
RISPOSTA
Gentile Collega, la mail infatti, è assai precisa.
Immediatamente, non può che venire in mente che si tratti di un edema acrale da linfostasi (ma non vi è alcuna correlazione con l’acrosindrome citata, la sindrome di Raynaud).
Perché sia comparso, richiederebbe un’accurata anamnesi.
Ad ogni buon conto, indipendentemente da diagnosi differenziali rispetto ad un linfedema, io proporrei pragmaticamente una terapia complessa del linfedema, basata dunque su linfodrenaggio manuale eseguito da operatore esperto; calza elastica, gambaletto, a compressione almeno di 18 mmHg; declivoterapia, specie notturna; movimento.
Tra i farmaci, coadiuvanti, l’associazione dismina-esperidina.
Cordiali saluti ed auguri
Prof. Giovanni B. Agus