DOMANDA
Salve dottoressa, volevo chiederle un consiglio, ho un bimbo di 26 mesi che vuole stare con me solo quando non ci sono altre persone e’ ovviamente non ha scelta. Io ho ripreso a lavorare quando aveva 4 mesi, il primo anno e’ stata con mia suocera, io lavoro solo mezza giornata, a 12 mesi lo abbiamo portato al nido. Mi aiuti a capire dove sbaglio, quando siamo a casa vuole solo mio marito, gli deve dare da mangiare cambiarlo, giocare e farlo addormentare se mi avvicino io mi scaccia, con i nonni per fortuna non mi caccia pero’ri non mi consider proprio, quando torno dal lavoro neanche mi guarda. Io sono la cattiva perche con me ha dei divieti e poi mi piace renderlo indipendente mentre gli altri lo trattano come se avesse 3 mesi. Mi dispiace tanto che non mi voglia. Cosa posso fare?
RISPOSTA
Gentile signora,
capisco il suo stato d’animo. Tuttavia, dagli elementi sia pur succinti che mi riporta, è molto probabile che suo figlio, in età molto precoce, intendo sin dai primi giorni di vita, abbia avuto un disturbo dell’attaccamento: non siete riusciti cioè a sintonizzarvi nel modo adeguato e a costruire quel rispecchiamento emotivo e quella sintonia che normalmente serve per fare evolvere una base di attaccamento sicura.
I motivi e le possibili modalità per cui questo si è verificato andrebbero indagati con l’aiuto di un esperto che lavori prevalentemente sui disturbi dell’attaccamento. Insieme a lei e al bambino saranno apportati le giuste correzioni affinché possa decollare un rapporto sintonico e di normale attaccamento. Se la mia ipotesi è giusta, le conviene affrontare la situazione quanto prima, per non esacerbare ancora di più la difficoltà nella vostra relazione. Tenga conto che il fatto che suo figlio non voglia stare con lei è comunque un segno di disagio e sofferenza anche per lui, pur se questo all’apparenza non sembra: il benessere dei bambini infatti non si misura in sorrisi.
Se vuole, mi faccia sapere.
Un cordiale saluto
Rosanna Schiralli