DOMANDA
Gent.mo Dott.,36 anni,sposata da 6.Dopo pochi mesi di fidanzamento(durato 10 anni)io e mio marito abbiamo avuto quello che x entrambi è stato il “primo rapporto”.8 mesi fa ho conosciuto un ragazzo di 28 anni che mi ha fatto perdere la testa e grazie al quale ho scoperto di essere ancora vergine(dubbio già sorto in me durante una visita ginecologica)Non può immaginare,mi è caduto il mondo addosso,io e mio marito in 16 anni ci siamo soltanto sfiorati?!?Da circa 2 anni con mio marito non ho il benchè minimo contatto,lui rispetta la mia volontà di non avvicinarlo sperando in un mio ritorno ad una passione che non c’è mai stata.Da tempo gli faccio notare l’anomalia del nostro rapporto,che lui rimette ad una mia incapacità di “spingermi oltre”.Da quando frequento questo ragazzo ho finalmente capito cosa significa amare con passione,nonostante neanche con lui abbia avuto ancora un rapporto completo.Intendo lasciare mio marito e forse vorrei che lei mi dicesse che non sto esagerando…Grazie
RISPOSTA
Gentile Lettrice, comprendo il suo sgomento per la “scoperta” fatta e anche la passione che ora la sta avvolgendo ma mi viene spontanea una domanda: come nella vostra vita di coppia potesse venire da voi interpretata una relazione sessuale attiva? La difficoltà ad avere rapporti sessuali completi che ha portato di fatto ad un matrimonio non consumato, più comunemente noto come “matrimonio bianco”, è dovuta ad una difficoltà di penetrazione vaginale per una causa femminile (penetrazione dolorosa, difficile o impossibile) o si tratta di una incapacità di penetrazione dovuta ad una scarsa/nulla educazione sessuale maschile o ad altre problematiche maschili? A volte sono anche presenti forme di collusione con il/la partner. Spesso, inoltre, se il problema è presente da lungo tempo si sviluppano delle forme di difesa che possono portare ad un diminuito interesse sessuale o ad atteggiamenti di evitamento dell’intimità con il partner e si può essere più sensibili a nuove passioni. Sinceramente non mi sento di darle dei “consigli” su una questione così delicata senza avere una visione più ampia e approfondita dell’intera situazione. Approfondimento che, a mio parere, non si può avere senza degli incontri diretti e una valutazione medico-specialistica di entrambi. Cordialmente, Gabriele Optale Direttore Centro Regionale Veneto per i disturbi sessuali ASL 12 Mestre.