DOMANDA
Salve dottore. Le scrivo perchè ho un cugino fumatore (fuma prettamente sigarette rollate) con cui l’altro giorno ho avuto una discussione. Lui, settimana scorsa, ha letto in rete la testimonianza di un fumatore il quale asserisce che fumare due sigarette al giorno non sarebbe un fattore di rischio per lo sviluppo di malattie correlate al fumo. A sostegno della sua tesi questo signore racconta di aver chiesto ad uno pneumologo se fumare due sigarette al giorno costituisse fattore di rischio ricevendo risposta negativa. Ora io, essendo farmacista, mi ricordo dagli studi universitari che il fumo crea un fattore di rischio quantità-dipendente e che non esiste un numero soglia di sigarette fumate al di sotto del quale il fumo non sia nocivo per il nostro organismo.
Inoltre ho letto di uno studio, svolto in Norvegia nel 2008, secondo cui le sigarette rollate (che mio cugino maggiormente fuma)creino un fattore di rischio superiore di sviluppare cancro ai polmoni rispetto a quelle preconfezionate. Vorrei avere il suo parere a riguardo, al fine di porre la parola fine alla diatriba in essere con mio cugino, e magari di convincerlo a smettere di fumare.
Cordiali saluti
RISPOSTA
ricordo uno studio inglese degli anni ’70 in cui si diceva che sotto le 7 sigarette al giorno cadeva il rischio oncologico. 2 sigarette al giorno comunque ( se realmente 2 ) escludono una dipendenza biologica ed il loro eventuale danno è correlato ai fattori di rischio individuale tipo dislipidemia o ipereattività bronchiale .Per il resto vi suggerirei di rilassarvi ed evitare , da parte sua , interventi troppo severi su un fattore di rischio così irrisorio.