DOMANDA
Buongiorno Dottore,
in sintesi il mio caso.
50 anni, maschio, moderatamente sportivo, lavoro sedentario al computer portatile.
Presbioipia insorta da un paio di anni
Leggera ipoacusia presunta, non diagnosticata
Da alcuni mesi assumo nebivololo antipertensivo. Esame cardio doppler effettuato prima dell’inizio terapia con esito buono, nessuna anomalia riscontrata.
Da alcuni mesi (ma non saprei dire se in conseguenza all’inizio del nebivololo), soffro di acufene bilaterale sempre più frequente che sopraggiunge abbastanza rapidamente e se ne va, a volte dopo pochi minuti altre dopo più tempo .
L’acufene compare quasi sempre: durante la notte a letto, specialmente al mattino; dopo pranzo appena torno alla scrivania, la sera;
Possibili cause che ho pensato potrebbero essere all’origine dell’acufene
1) Ototossicità o effetto neurale del farmaco assunto
2) scompensi pressori dovuti all’introduzione del farmaco
3) Cervicale o tensione muscolare dorsale generata da errata postura sul lavoro a seguito della presbiopia
4) tensione mandibolare notturna e dovuta al pranzo
5) infiammazione auricolare (dovrebbe essere bilaterale?)
La distensione della schiena e i movimenti del collo mirati a ridurre la tensione cervicale a volte contribuiscono a ridurre il problema ma non sempre. a volte a letto basta che mii metta seduto
Come mi suggerisce di procedere?
Grazie
Ad
RISPOSTA
Gentile Signore
se non ancora effettuato, un esame audiometrico è caldamente suggerito per valutare il grado di ipoacusia.
Normalmente nei soggetti affetti da acufene questo è avvertito nel silenzio (la camera da letto ad esempio).
Non credo che il farmaco antipertensivo o l’infiammazione auricolare siano responsabili dell’acufene, ovviamente è necessario monitorare la pressione arteriosa.
L’arricchimento sonoro notturno, in assenza di rilievi patologici, resta una possibile opzione con buoni risultati terapeutici, da adattare alla presenza e alle caratteristiche dell’acufene.
Cordiali saluti
Roberto Teggi