ipertono e dolore dopo ictus

    DOMANDA

    Buonasea.

    Le scrivo per chiedere consiglio. Mia madre ha 72 anni circa un anno e 6 mesi fa ha avuto un ictus ischemico che la creato un emiplegia alla parte destra. Si è ripresa abbastanza bene è autosufficiente, poggia bene il piede, cammina quasi normale a parte una leggera zoppia a causa di un leggero ginocchio flesso , il braccio quand è disteso è leggermente flesso. Il suo problem a che a volte sente come tirare il braccio e anche la gamba sentendo dolore, per il resto ha avuto anche dei pi ei piccoli miglioramenti. e si stanca a camminare (questo però dopo che ha avuo isterectomia con 25 gg di radioterapia e 3 mesi di busto a 3 punte in seguito a caduta con frattura all d12/l, però non ha più dolori alla schiena e si muove e si piega senza prblemi. Il neurologo le ha prescritto lioseral e lirica ma i dolori non passano. Non sempre sono forti ma verso l’unna di pranzo aumentano.Non sempre li ha e non sempre colpisce la gamba ; questi dolori passano quando gli passo un unguentodi iperico, camomilla e maggiorana in olio essenziale disciolti nell’olio di ipericoe quando si muove e usa il bracccio. Siccome lirica e liorenal non ha beneficioma sta avendo effetti collaterali, con lirica gradualmente ha già interrotomentre per liorenal aspetta aspetta di poterne parlare con il neurologoverso l’11 gennaio quando inizierà il nuovo ciclo di fisioterapia. Vorrei sapere se diventerà paralizzata come ho letto in www.riabilitazioneictus.it ( il quale afferma che la l’ipertono è un cattivo trattamento riabilitativo e che se è preente la paresi persistente si trasformerà in paralisi). Cosa si può fare per alleviare questo snso di sentirsi tirare il braccio e la gamba con dolore (Il lineral fa qualcosa quando lo prende ma si sente debole.
    Cosa ne pensa dell della piscina come camminare, muovere le braccia eoppure fare il morto o reggersi con una tavoletta e sbattere i piedi? l mare ha avuto qualche beneficio dopo tolto il busto.

    La rignrazio per la gentile risposta

    Le auguro un buon anno

    Martina

    RISPOSTA

    gent. sig. Martina
    è per me difficile esprimere un giudizio puntuale senza avere un quadro preciso della situazione clinica, cosa non fattibile senza vedere il paziente, però mi sento di rispondere ad alcune sue domande:
    l’esercizio in acqua è sicuramente positivo, meglio il cammino in acqua alta, al petto;
    la somministrazione dei farmaci dà risposte soggettive quindi va valutata attentamente dal medico curante;
    le contrazioni all’arto leso possono essere legate alla sofferenza neurologica e la distanza dall’ictus è abbastanza classica pr tali sintomi, non vedo però in questo un segno prognostico così negativo da portare alla paralisi;
    è importante proseguire con gli esercizi di riabilitazione.