Quali esami diagnostici eseguire

    DOMANDA

    Egregio Dottore,vorrei porli un quesito, ma prima le spiego la situazione.Un mio caro di anni 72 affetto da linfoma diffuso B a grandi cellule è stato trattato secondo lo schema R-CHOP21 ed ha ottenuto dopo 4 cicli una remissione parziale molto buona mentre dopo ulteriori 3 cicli la TAC di rivalutazione non ha documentato ulteriore miglioramento.A questo punto l’ematologo che lo segue,prima di proseguire con ulteriori cicli di chemioterapia, lo ha fatto sottoporre a PET-TAC che però non ha chiarito la situazione;quindi ora vuole sottoporlo ad un’altra TAC di rivalutazione. La mia domanda è:sarebbe utile eseguire un’altra TAC visto che anche la PET-TAC non ha sciolto i dubbi o secondo lei sarebbe preferibile eseguire delle indagini diverse…lei come procederebbe?Volevo anche dirle che,gli ultimi cicli di chemio non solo non hanno prodotto miglioramento, ma a distanza di circa 1 settimana da ogni infusione si presentava sempre febbre alta nonostante sotto terapia antibiotica di prevenzione.
    La ringrazio anticipatamente per il suo prezioso parere che vorrà esprimere.La saluto cordialmente.

    RISPOSTA

    Gentile Signora

    purtroppo non mi da elementi sufficineti per orientarmi sul caso. E’ ovvio che debba essere fatta la diagnosi se siamo di fronte ad una malattia chemio-refrattaria. Evidentemente gli esami eseguiti non offrono elementi di certezza. Certamente il medico curante fa bene ad essere prudente prima di impostare un ciclo di salvataggio vista anche l’età del paziente

    Emanuele Angelucci

    Emanuele Angelucci

    TUMORI DEL SANGUE. Direttore del dipartimento di oncologia medica all’ospedale oncologico Armando Businco di Cagliari. Nato nel 1958, si è laureato all’Università degli Studi di Bologna. Si è specializzato in ematologia, in oncologia clinica e in medicina interna all’Università degli Studi di Ancona. È anche direttore della struttura complessa di ematologia e trapianto di midollo […]
    Invia una domanda