DOMANDA
Carissimo Dottore,
Vorrei chiederle in quanto tempo le punture di Granocyte e Deltacortene o di Zorzio riescono ad aumentare i globuli bianchi prima di iniziare un ciclo di chemio.Poichè i tempi sono stretti quale è il piu indicato? che ne pensa dell’aloe arborescens?
Che rischio si corre con una chemio con glbuli bianchi bassi?
Grazie della collaborazione
RISPOSTA
Il Granocyte è il lenograstim, mentre lo Zarzio è il filgrastim. Sono comunque entrambi fattori di crescita per i globuli bianchi neutrofili (G-CSF) e dal punto di vista della loro efficiacia sono del tutto equivalenti. L’unica differenza è che il lenograstim può stare a temperatura ambiente, mentre il filgrastim deve essere tenuto in frigorifero. Il tempo necessario a questi farmaci per far aumentare i globuli bianchi è variabile perchè dipende dallo stato in cui si trova il midollo osseo. Se lo si somministra a soggetti che non hanno fatto chemio il loro effetto è pressochè immediato. Invece in chi lo utilizza per accelerare la ripresa dei globuli bianchi dopo chemioterapia la sua efficiacia dipende dal tipo di chemio ricevuta, dal tempo intercorso dalla chemio stessa e dallo stato in cui si trova il midollo osseo del soggetto. Il deltacortene è prednisone, ossia un cortisonico. Si usa fondamentalmente come anti-infiammatorio o per usi strettamenti similari, ma non per far aumentare i globuli bianchi, anche se, come effetto collaterale, può produrre un incremento temporaneo dei neutrofili (effetto demarginalizzante) laddove essi siano già normali. Dell’aloe non ho opinioni. Male non fa di sicuro, ma di certo non può sostituire i farmaci di cui sopra. Esso fa parte della medicina “complementare” che si può associare a quella tradizionale.
I rischi connessi con la chemioterapia eseguita con globuli bianchi troppo bassi sono legati al fatto che il loro ulteriore decremento causato dalla stessa chemioterapia può favorire le infezioni. Le infezioni durante le fasi di aplasia leucocitaria sono sempre pericolosee. Esse devono essere prevenute ed eventualmente trattate con immediata assunzione di antibiotici ad ampio spettro, secondo le indicazioni dei medici.