DOMANDA
Gentile Dottoressa, ho una bambina di quasi 5 anni. Da quando ha iniziato ad andare all’asilo, 3 anni fa, si riempie spesso di catarro e tossisce in modo prolungato. Molte volte va avanti per ore anche di notte e non funziona neanche il Levotuss. Di solito arriva anche la febbre, e la cura che ci viene prescritta dalla pediatra è aerosol con clenil e broncovaleas e spesso l’antibiotico. L’anno scorso ha anche fatto una polmonite. A settembre ha iniziato una cura preventiva di Bronco Vaxom, che terminerà a novembre. Da una settimana è di nuovo piena di catarro, sabato scorso ha avuto un po’ di febbre, che fortunatamente è scomparsa già domenica. Le abbiamo dato per qualche giorno un mucolitico in bustina acquistato in Francia, dove eravamo in vacanza. La bimba ora in generale sta bene, gioca, mangia, ecc., però continua ad avere parecchio catarro e a tossire spesso, sembra non riuscire a liberarsene. In questi giorni le stiamo dando solo GrinTuss, tisane col miele, rimedi blandi insomma. Volevo chiederle se è normale che il catarro rimanga anche a una settimana dalla guarigione, se dobbiamo aspettare che se ne vada da solo o se possiamo fare qualcosa perché non degeneri e non le torni la febbre. E in generale mi chiedevo se esista un rimedio che posso darle alle prime manifestazioni di catarro, visto che poi di solito dilaga e finiamo quasi sempre con l’antibiotico.
Grazie mille e cordiali saluti.
RISPOSTA
Cara mamma,
i bambini che frequentano le comunità spesso presentano i sintomi da lei descritti: una tosse catarrale che compare al primo raffreddore autunnale e che si mantiene fino al periodo estivo. La causa di questo stato è spesso legata ad un’ostruzione nasale, con ristagno di catarro, che poi sgocciola, attraverso il faringe, all’interno delle vie aeree.
Le ostruzioni nasali possono essere legate ad un’ipertrofia delle adenoidi, organi deputati alla produzione di anticorpi e molto attivi nei primi anni di vita, oppure ad uno stato allergico latente o a una peculiare costituzione anatomica delle cavità nasali. Indipendentemente dalla causa è importante mantenere una corretta e regolare igiene del naso, lavandolo spesso (2-3 volte al giorno) con soluzione fisiologica. In tal modo si evita la altrimenti inevitabile contaminazione batterica e lo sgocciolamento del muco infetto nelle più basse vie aeree. Talora, se la secrezione nasale è francamente e persistentemente purulenta, può essere utile un ciclo antibiotico ad ampio spettro. La sedazione della tosse invece non è mai consigliata, perché la tosse è un meccanismo di difesa delle vie aeree dal catarro che altrimenti non potrebbe essere eliminato.
Cordialmente.
M.F.Patria