DOMANDA
Salve dottore! scrivo sul sito per avere un’informazione: da qualche settimana mia nonna ( 87 anni) è stata dimessa dall’ospedale dopo due mesi di ricovero. tornando a casa, le condizioni andavano migliorando fin quando da qualche giorno è mentalmente confusa,inizialmente sosteneva di dormire fuori di casa, non riconosceva la sua stanza anche se continuava a ricordare i fatti precedentemente accaduti, poi è passata a parlare di azioni quotidiane che svolgeva prima di essere ricoverata e di finire allettata a casa ( del tipo vestire in un certo modo, cucinare…), oggi chiedeva in che paese si trovasse. questi momenti di confusione si alternano a momenti di lucidità dove rimane vigile e riesce a ricordare anche gli eventi da poco accaduti. premetto che tale situazione si è manifestata dopo il cambio di una badante e dopo la somministrazione sbagliata di un farmaco ( dose eccessiva). cosa si può fare in questi casi? in attesa di una sua risposta la ringrazio e la saluto.
RISPOSTA
In generale, nelle persone anziane qualunque cambiamento d’ambiente o di persona di riferimento può generare disorientamento (due mesi di ricovero non sono pochi). Un altro elemento da tenere presente è il decadimento di alcune funzioni neurocognitive: esso non è regolare, ma può subire brusche accelerazioni o decelerazioni, di solito proprio al variare di fattori ambientali.
Quello che si può fare è pazientemenete ricostruire alcune abitudini rassicuranti, rinforzandole giorno per giorno; ottimizzare la farmacoterapia (visto l’errore fatto), consultando un geriatra; ipotizzare una valutazione neuropsicologica della signora, così da non “stressarla” con richieste che si pongano al di là delle sue reali e attuali possibilità.