DOMANDA
Sono la mamma di un bambino che oggi ha 6 anni. Verso i 6 mesi c’è stato da parte sua un rifiuto nei miei confronti, tant’è che quando stava male o piangeva durante la notte, l’unica presenza che gradiva era quella del padre. A tratti questa cosa si ripresenta, con immenso dolore da parte mia. Anche nei semplici discorsi che fa, c’è una palese preferenza verso il padre rispetto a un forte rancore nei miei confronti. Sicuramente la figura più “dura” sono io: sono io che impartisco regole e divieti, sono io che l’ho sempre punito quando era necessario, ma basta questo per far “odiare” una madre. Di contro sono sempre molto attenta a tutto. Il papà è molto presente nell’aspetto ludico ed insieme si divertono facendo le acrobazie più strane. Soffro molto questa situazione che si ripercuote poi nel rapporto con mio marito. Mi può dare un suo parere? Grazie. Lucia.
RISPOSTA
Gentile Lucia,
il problema che lei mi pone non è di facile lettura né, dalle notizie che mi dà, è possibile fornire una risposta esauriente.
Tuttavia le posso assicurare che non si tratta di “odio” né, malgrado le apparenze, il suo bambino non mostra un attaccamento nei suoi confronti. È possibile invece che nella vostra vita insieme, forse all’inizio, non si sia realizzata per qualche motivo quella sintonia necessaria a costruire una base sicura di affidamento e attaccamento.
Le ragioni possono essere molte: ogni bambino infatti, sin da quando è molto piccolo, dovrebbe poter sentire che la mamma sente quanto lui sta sentendo. A volte questo circuito interaffettivo può essere disturbato, fino a non realizzare appunto una buona sintonia emotiva.
A questo punto varrebbe la pena indagare, con l’aiuto di uno psicologo molto esperto, affinché possa essere ristabilita la più opportuna connessione.
Il fatto che suo figlio sembri cercare di più il padre non vuol dire che non voglia la madre: il più delle volte questi atteggiamenti di rifiuto nascondono un grande bisogno di vicinanza con quel genitore, ma indicano contemporaneamente una difficoltà nel realizzare questa vicinanza.
Nel frattempo le consiglio lettura di “Mio figlio mi legge nel pensiero” (Mondadori) che tratta proprio della sintonia emotiva tra genitori e figli.
Mi faccia sapere
Rosanna Schiralli