DOMANDA
Mamma di una bimba di 7 anni nata alla 35 sett di gravid. A 3 mm le è stata diagnosticata una cataratta congenita monolat polare post con macchia più densa al centro e un alone meno denso intorno.
Dopo alcune ricerche su web ci siamo affidati al primario del Gaslini di Genova il Prof. Paolo Vittone che stimiamo tantissimo e di cui ci fidiamo ciecamente.
Lui ha preferito non intervenire perché pareva che la bimba stesse sviluppando la vista anche dall’ occhio con cataratta.
A tutt’ oggi facciamo controlli periodici (prima ogni 3 poi ogni 4 ora ogni 6 mm) per valutare il visus e l’ evenutale ingrandimento o intensificazione della densità della cataratta e la bimba continua a fare bendaggio (siamo partiti da metà del tempo in cui stava sveglia fino ad arrivare a 2 h al dì).
Pare che dall’ occhio con cataratta la bimba abbia un visus di 4-5 decimi e porta degli occhiali per ipermetropia e astigmatismo. L’ altro occhio per fortuna ha 10/10.
1Lei concorda con l’ iter da noi seguito fin’ ora o sa indicarci altre altenative?
2.Ci hanno spiegato che molto probabilemente una vena che porta sangue al cristallino non si è assorbita completamente durante la nascita ed ha lasciato questo segno. Potrebbe Potrebbe chiarirmi meglio questo aspetto?
3.Purtroppo il Prof. Vittone è andato in pensione e stiamo cercando una valida alternativa tra i chirurghi pediatri esperti in intervento di cataratta su bambini. Noi siamo di Bari ma siamo disposti a spostarci sia in Italia che all’ estero.
RISPOSTA
1. si, se vede 4-5 /10 è stata una scelta accorta e giusta.
2. tutto il nostro corpo si avvale di “impalcature” che supportano la crescita degli organi e degli apparati, a volte queste impalcature non vengono riassorbite ed è questo ciò che è successo