DOMANDA
Egregio dottore, da qualche tempo ho scoperto di soffrire di reflusso gastroesofageo. Seguo una terapia a base di Mepral. A novembre scorso, ritenendo la problematica sotto controllo, ho interrotto l’assunzione del medicinale e , qualche giorno dopo, ho rischiato di finire al pronto soccorso a causa di un edema della glottide, curato a basi di cortisone.
La settimana scorsa, dopo aver interrotto da qualche giorno una terapia a base di Mepral, sempre per via del reflusso, ho avuto un episodio analogo al primo, seppure in forma più lieve. Vi è, quindi, correlazione tra il reflusso e l’edema della glottide? Per quanto tempo deve durare la terapia a base di Mepral? Ed infine, sarebbe opportuno sottoporsi ad esami più specifici, tipo laringoscopia e/o gastroscopia o, leggevo, PH metria?
La ringrazio.
RISPOSTA
Caro signore,
la malattia da reflusso è una patologia cronica che richiede una terapia cronica (= di durata indefinita).
Peraltro, con i suoi sintomi, lei rischia moltissimo sospendendo bruscamente l’assunzione dell’antisecretivo, un cosa da non ripetere una terza volta