DOMANDA
Gentile dottoressa, grazie per la celere risposta. Il problema panico ed agorafobia è stato poco affrontato, il mio psichiatra pensa ad un disturbo dell’umore con periodiche crisi depressive. Ma la cura prescrittami tiene poco conto della mia ansia, del fatto che uso costantemente la tecnica dell’evitamento per dire no a iniziative culturali con ruolo di relatore, e ciò per l’ansia anticipatoria etc. In passato mi è stato prescritto il Sereupin a basso dosaggio 1o mg al dì) che, dopo pochi giorni, mi rende impavido, presuntuoso, collerico e incapace di dosare le giuste energie psico-fisiche. Lo Zoloft e l’Elopran, utilizzati in una sola occasione, mi hanno procurato attacchi di panico. Eppure, fino ai 49 anni, ho gestito il mio disturbo d’ansia generalizzato (questa è stata la diagnosi del Dr. Catalano, che ha scartato il disturbo d’umore) solo con qualche goccia EN (per circa un decennio non avuto bisogno di nulla). Ora sono stanco e preoccupato, la cosa è divenuta quasi cronica ed ho voglia di tornare a vivere. In questi giorni sarà in libreria un mio lavoro di Antropologia, e dentro cresce l’ansia di doverlo presentare nel corso del diverse iniziative editoriali. Lei mi ha prospettato una più appropriata terapia antipanico comportamentale per risolvere l’agorafobia, e che, pertanto, si potrebbe programmare un ricovero riabilitativo in strutture dove farla intensivamente nell’arco di 3/4 settimane .
Chiedo: il tutto dovrà avvenire in Day-Ospital o dietro ricovero vero e proprio per un cosi lungo periodo? Grazie e cordiali saluti, Vincenzo.
RISPOSTA
sarà da valutare da parte dello psichiatra della struttura che farà la prima visita