DOMANDA
ho bisogno di un AIUTO.
IL tutto ha avuto inizio settembre di 3 anni fa dopo dei rapporti con un ragazzo,un malessere generale:sonnolenza esagerata,astenia,linfonodi ascellari gonfi e dolenti,febbricola,cefalea,poi la comparsa di una strana secrezione che sputavo una saliva densa e schiumosa…simile all’albume.
A GENNAIO 2010 marker virali tutti negativi,reni,fegato e quant’altro tutto bene EMERGE una inversioni di formula leucocitaria(38% neutrofili 49% linfociti)e un irrilevante aumento gammaglobuline 20.03.(20.00)MI reco da un infettivologo a marzo 2010 esami perfetti emocromo rimesso a posto da sè.Coltura espettorato negativa per batteri germi comuni e miceti.
Il mio malessere però non si attenuava a fine marzo lieve aumentO VES 20(FINO A 15) A DUE ORE 38(FINO A 30).RIPETO TUTTI i marker virali hiv hbv hcv mono,toxo cito, tifo paratifo etc e tutti negativi.Esami per malattie autoimmuni negativi.RX TORACE,ADDOME,GASTROSCOPIA NEGATIVI…
IO ad oggi ho una saliva densa e schiumosa con xerostomia che nn passa e astenia.
ho fatto un day hospital presso infettivologia di fg e marker virali negativi,autoimmunità negativi,tiroide a posto,solo lieva aumento VES di 2 unità e lievissimo aumento di gammaglobuline.Il medico mi diceva che i miei esami sono scandalosamente normali e che io non ho nulla di infettivo…però poi il mio attuale fidanzato è messo esattamente come me e se a stare male siamo in 2 io credo che la causa sia solo infettiva…ma cosa ho?
RISPOSTA
Non posso consigliarle altri esami di laboratorio perché, in effetti, ha fatto e ripetuto quelli che potrebbero essere di supporto alla formulazione di una diagnosi. Il sintomo astenia è molto generico e la saliva densa e schiumosa è compatibile con la xerostomia se lei intende per xerostomia iposalivazione. Potrebbe esserci stata un’infezione virale come suggerito dalla prima formula leucocitaria. A questo punto, dopo aver escluso che il fenomeno non sia legato all’assunzione di qualche farmaco particolare, le consigliere un approccio localizzato al problema. Valuterei cioè, con l’aiuto di un odontoiatra esperto del settore, lo stato delle ghiandole salivari.