Richiesta di un altro parere in caso di dubbio: è utile?

    DOMANDA

    egregio dott. Ho 63 anni.da un controllo di routine nel mese di giugno : proteine 150-leucociti 219-cellule epiteliali 90-esterasi leucocitaria +2. Sangue CPK 167.Dopo un mese :emoglobina +/- proteine 25-emazie 21; dopo un altro mese: microalbumina/creatinina 341,1,emoglobina +2,esterasi leucocitaria +2 , proteine 75, emazie 150, leucociti 97, cellule epiteliali 105. ho eseguito ecografia che non mostra patologia addominale e retroperitoneale significative, in particolare non sono segnalate malformazioni o idronefrosi nè litiasi.dopo un mese urinocultura negativa, microalbumina/creatinina 399,emoglobina +2,proteine 75, emazie 43.Il nefrologo interpellato : infezione delle vie urinarie pregressa in ipertesa essenziale.Ipertensione sotto controllo: valori max 145/90.ipotesi:infezione sub clinica , cura levofloxacina 500 icp la sera x 5 gg.al mese,x 4 mesi.ricontrollo con es,urine completo,microalbuminuria,PCR e tre citologici del sedimento urinario.Cosa ne pensa? Da dove deriva questa insufficienza renale? Mi consiglia ulteriori controlli o terapie? Grazie

    RISPOSTA

    Gentile signora,

    in genere non rispondiamo a domande così particolari, perché solo una visita completa consente di affrontare adeguatamente la complessità di ogni singolo caso clinico. Ad esempio non è chiaro dai dati che fornisce se sia presente insufficienza renale (immagino che la creatinina sia normale, se non l’ha citata). Lei presenta un esame delle urine anomalo, che potrebbe indicare la presenza di un danno renale e quindi va controllato nel tempo, come già sta facendo, cercando di giungere ad una diagnosi e di trovare la giusta terapia.
    Le ho comunque risposto, senza voler entrare nel dettaglio del suo caso clinico, per fare una considerazione generale sulla richiesta di informazioni a più medici, dopo aver eseguito accertamenti. Mi sembra che chi la segue le abbia fatto fare accertamenti ripetuti e abbia anche richiesto il parere dello specialista nefrologo. Le consiglio quindi di proseguire nella strada intrapresa, ovvero farsi seguire dal suo medico di fiducia. In generale, ritengo che anche con gli specialisti bisogna scegliere un medico di cui ci si fidi e fare quello che lei/lui consiglia, eventualmente concordando una strategia condivisa anche con il medico di medicina generale. Così facendo si riduce il numero di esami inutili e in genere si ottengono migliori risultati.
    Le auguro di poter risolvere al più presto i problemi clinici a cui mi ha accennato e le invio i migliori saluti,

    Dott. Maurizio Gallieni

    Maurizio Gallieni

    Maurizio Gallieni

    Direttore dell’unità operativa complessa di nefrologia e dialisi dell’azienda ospedaliera San Carlo Borromeo a Milano. Nato a Milano nel 1960, si è laureato presso l’Università degli Studi di Milano e specializzato all’Università degli Studi di Verona. Ha studiato e svolto tirocini all’estero, soprattutto negli Usa.
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