DOMANDA
Cara Professoressa,spero tanto stia bene;mi aveva chiesto di darle notizie,eccomi qua! Come mi va la vita?E’ complicato,ho rinunciato alle offerte all’estero e sono rimasto a casa.Il clima familiare complessivamente non è “malaccio”,mia moglie cerca in tutti i modi di farmi sentire dal 22/9/10,costantemente il suo affetto,il suo amore;vacanze passate in grande armonia tutti insieme;mia figlia,per via di un paio di “discussioni” piuttosto accese cui ha purtroppo assistito,nonostante tutte le rassicurazioni che abbiamo potuto infonderle successivamente,si è attaccata “morbosamente” in particolare a me,mi chiede e richiede fisicamente.Non ho ancora perdonato mia moglie per quello che ha fatto,come invece è riuscita a fare lei con se stessa(compito il suo, forse più facile! ).In questo periodo ho avuto delle relazioni con altre donne,niente di importante,scappatelle …superato il piacere della “conquista” mi hanno lasciato amarezza e grande tristezza,sono state un tentativo di ritrovare equilibrio, che valuto, un errore grossolano che ho fatto.Non sono ancora l’uomo più forte cui faceva inizialmente riferimento lei,se riuscirò ci vorrà tempo, valuto oggi mia moglie,al netto di quello che ha fatto e soprattutto con chi l’ha fatto,un gran donna;la stima che ho di lei è ulteriore testimonianza di quel sentimento ferito da cui non sono riuscito a liberarmi,hanno giocato un ruolo determinate mia figlia e l’ostinatezza con ha creduto a un futuro per il nostro rapporto.Un caro saluto.
RISPOSTA
Ciò che mi racconta mi fa davvero piacere. E’ trascorso un anno e c’è ancora un po’ di strada da fare: il peggio è passato. Coraggio allora! Lo ha dimostrato già rinunciando ad andare all’estero. Ora converrà, in primis, affrontare il difficile equilibrio emotivo della piccolina che dimostra di aver risentito della vostra crisi matrimoniale. I padri sono molto importanti nella vita delle persone e lei può fare di certo molto per sua figlia, senza per questo viziarla e senza dover mentire.
Per quanto riguarda la coppia vedo che diverse fasi, anche reattive, sono state attraversate con le conseguenti riflessioni…L’amore e la stima sono un ottimo collante e permettono di procedere con ampi sprazzi di serenità.
Se lei non è ancora l’uomo veramente forte di cui parlavo…poco ci manca!
Chi ha davvero sofferto e ha deciso di non “scappare” dal dolore ma di attraversarlo si è dato una grande opportunità e guarderà gli altri e il mondo in maniera diversa e più umana.
La saluto affettuosamente