DOMANDA
Egregio dottor Farinati,
la mia mamma ha 78 anni e tre mesi fa le è stato riscontrato un ca colon con due metastasi epatiche (di circa 10 cm l una).
E’ stata operata per il colon ed è partita con la chemioterapia in un protocollo sperimentale (che prevede per alcuni pazienti l utilizzo di folfox con o senza farmaco monoclonale e lei per ora non fa quest ultimo). il kras era wild type.
ha fatto per ora la terza terapia ma il CEA dopo due cicli erano in sensibile aumento (prima dell intervento eravamo a 800 circa, dopo l intervento a 1300, al secondo ciclo di chemio 2500). Lei è molto positiva e stà reggendo molto bene la terapia e non ha segni evidenti di sofferenza epatica ( le transaminasi sono ancora nella norma e lei non stà particolamente male).
Non so quanto valga la pena continuare visti i markers forte aumento. Le due opzioni sarebbero o farla uscire dal protocollo e partire subito con la doppia terapia con anche il farmaco monoclonale, fare eventualmente della termoablazione oppure lasciar fare il decorso alla malattia e farla vivere serenamente.
Grazie anticipatamente della Sua cortese risposta
EC
RISPOSTA
Gentile Signora,
Ovviamente le sclete terapeutiche in una paziente di 78 con due grosse metastasi epatiche in progressione sono abbastanza complesse, anche dal punto di vista umano oltre che tecnico. In linea generale, se sua mamma sta ancora bene, e per bene intendo che non ha sofferto di quanto fatto sinora e conduce una vita quasi normale, un tentativo con associato il monoclonale lo farei, uscendo quindi dal protocollo. In alternativa si può pensare ad un terapia “metronomica” e cioè a basse dosi con un farmaco per via orale, la capecitabina. Ne parli con i suoi oncologi in caso.
Cordialmente
Prof F.Farinati