DOMANDA
Buongiorno Professore,
sono una ragazza di 25 in perfetta salute, da un giorno all’altro, senza alcun motivo apparente, mi si è “tappato” l’orecchio sinistro.
Pensando fosse un comune tappo sono andata dall’otorino, il quale, avvedendosi che non vi era cerume, mi ha fatto ricoverare per 12 giorni presso il Policlinico Rossi di Verona, seguendo una terapia cortisonica (in pastiglie, flebo e iniezioni nel timpano). Dagli esiti degli esami non è emersa alcuna causa possibile per l’improvvisa sordità, timpano perfetto e nessun valore anormale nelle analisi; mi è stato detto che il problema era osseo, legato alla chiocciola e che non c’era altro da fare.
Ora sono passati quasi 6 mesi, ma la situazione non è migliorata (o molto poco), così come per gli acufeni, che mi fanno oramai costante compagnia.
Vi è una altra terapia per poter risollevare le sorti del mio povero orecchio?
La ringrazio molto.
RISPOSTA
gentile paziente
mi sembra che le sia stato fatto un protocollo terapeutico corretto e probabilmente anche diagnsotico (RM…). Se dopo sei mesi non ha avuto un recupero, la probabilità che il suo udito dal lato coplito migliori è molto bassa.
qualcuno propone in questi casi l’utilizzo di una protesi VO impiantata nella regione retroauricolare che invierebbe il segnale nell’orecchio buono. personalmente non sono convinto di questa soluzione, ma altri colleghi si.