Tendinite in tendinosi

    DOMANDA

    Egregio dottore,
    sono un runner over40,dopo un periodo di sovraccarico allenamento (almeno credo), ho avvertito dolore al tendine d’achille. Ho eseguito ecografia l’8 agosto scorso con seguente esito:
    Aspetto conservato del terzo prossimale e del terzo distale. Non borsite retrocalcaneare nè retroachillea.
    Il terzo mediale presenta aspetto accentuato come dimensioni (diametro antero-posteriore circa 0,8cm), disomogeneo e ipoecogeno per fatti di degenerazione mucoide a livello della sua porzione centrale anteriore per un tratto di circa 1,5×0,6cm; si associa una sottile falda liquida peritendinea: il quadro è compatibile con peritendinite in tendinosi di grado medio. Attualmente non rotture, nè ematomi. Non calcificazioni.
    Premesso che attualmente ho solo un leggero fastidio alla palpazione o appena alzato, approfitterei della sua cortesia per togliermi dei dubbi. A suo parere:
    1) la degenrazione è “vecchia” ovvero dovuta ai 4-5 anni di podismo oppure è dovuta solo ad un periodo di sovraccarico?
    2) la tendinite è strettamente legata alla degenerazione del tendine (nel senso che ho la tendinite perchè ho la tendinosi)?
    3) se avverto dolore posso dire che la degenerazione ancora esiste mentre se non avverto dolore il tendine si è rigenerato?
    4) la degenerazione è irreversibile o curabile?
    5) in quest’ultimo caso, quali cure consiglierebbe?
    6) con il solo riposo totale in quanto tempo (mediamente) il tendine potrebbe “rigenerarsi”?
    La ringrazio per la cortesia e pazie

    RISPOSTA

    Purtroppo il tendine non si rigenera ed e’ presumibile che se la genesi metabolica o bio meccanica prosegue,anche la degenerazione va’ avanti!
    La tendinite può essere provocata dall’alterzione morfologica del tendine ,accentuata da un sovraccarico funzionale(scorrimento ripetuto dalla performance atletica,del tendine alterato sotto la sua guaina con conseguente versamento ed eV tumefazione).
    Consiglio accurata visita specialistica per escludere fenomeni bio meccanici favorenti come il piede cavo e a tale riguardo provvedere ad un plantare specifico almeno durante l’esercizio; o escludere dislipidemie( ipercolesterolemia- trigliceridi in eccesso) anche loro talvolta responsabili di sofferenza tendinea.

    Arturo Guarino

    Arturo Guarino

    Direttore della struttura complessa di traumatologia dello sport all’Istituto ortopedico Gaetano Pini di Milano. Nato a Torre Annunziata (Napoli) nel 1955, si è laureato in medicina e chirurgia nel 1980 all’Università degli Studi di Milano, specializzandosi poi in ortopedia e traumatologia e in medicina dello sport. Dal 1991 al 1994 è stato medico sociale dell’Inter.
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