malessere aumentato in mia sorella dopo cure

    DOMANDA

    Gentile dottoressa io vivo a Roma mia sorella a NapoliHo condiviso con lei tutto e ci tengo moltissimo. Da circa 2 anni è in cura da un geriatra che le ha diagnosticato inizio di altzaimer ma senza esami specifici.Xanax.Mia sorella è molto molto depressa x svariati motivi (figlio, marito, soldi e x giunta il marito x consolazione le dice solo” non c’è niente da fare” stai sempre peggio!! Con me parla molto + chiaramente e scherza ma con gli altri fà confusione nell’esprimersi e dimentica qualcosa. Le detti della camomilla e si calmò invece oltre al xanax prende ansiolitici e calmanti. Io vedo un peggioramento e uno stato confusionale che aumenta. Non ha distrazioni e interessi particolari. Ho tanta tanta paura e pena x lei vorrei aiutarla e le chiedo se non prende troppe medicine che la buttano + giù. Che fare? La ringrazio e la saluto cordialmente .Mi aiuti

    RISPOSTA

    Gentile signora,

    se sua sorella soffre di malattia di Alzheimer i farmaci che sta prendendo sono inutili ed inefficaci. E’ importante capire se la diagnosi fatta è corretta, il che richiederebbe una visita accurata e una valutazione con test psicometrici che permettano di capire se ci sono problemi cognitivi, di che tipo e quanto gravi. Perciò le consiglio una nuova visita presso uno specialista di un centro UVA per cominciare, se è il caso, una terapia specifica. Se invece la diagnosi non fosse corretta, è opportuno che venga tolta l’etichetta “malattia di Alzheimer” a chi non soffre di questa patologia (e questo è un dovere del medico).

    Un cordiale saluto

    Patrizia Mecocci

    Patrizia Mecocci

    ESPERTA IN MALATTIA DI ALZHEIMER. Professore ordinario di geriatria all’Università di Perugia. Nata a Terni, si è laureata a Perugia. Qui è dirigente medico come responsabile del centro per lo studio dell’invecchiamento cerebrale e delle demenze nell’anziano. Ha svolto attività di ricerca all’Università di Lund (in Svezia), al Karolinska Institutet di Stoccolma, alla Harvard University […]
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