DOMANDA
Gentile dottore,ho terminato la lettura di Longevità di Veronesi e vorrei chiederle come interpretarne un passo. Il professore dice che anche l’attività sessuale ha un’enorme importanza per sentirci bene e che va coltivata fino alla morte perchè il nostro corpo è così programmato. Io ci credo, ma il mio problema è questo:io ho sempre desiderio ma mia moglie assolutamente no, ha proprio chiuso col sesso. Quindi io ricorro all’autoerotismo in certi periodi di più ed in altri meno, ma il mio grande dubbio è se questa pratica ha la stessa validità, per effetti benefici, del rapporto a due, cioè al rapporto che dovrebbe esistere con mia moglie (e che non c’è). Cioè posso stare tranquillo e continuare nella certezza che avrò gli stessi vantaggi che avrei se mia moglie dicesse di sì o devo cercare una sostituta di mia moglie perchè farlo da solo non serve o serve pochissimo al beneficio di tutto me stesso?la ringrazio e la saluto
RISPOSTA
Ovviamente l’attività sessuale può esprimere al massimo i suoi benefici effetti se esercitata in una relazione di coppia in cui vi sia affetto, condivisione, intimità e complicità, per cui alle conseguenze positive di tale attività si associano gli aspetti favorevoli dell’interazione sentimentale-affettiva, che anch’ essa contribuisce al benessere. Però anche un’attività sessuale solitaria, se condotta con soddisfazione, con serenità e senza sensi di colpa (come mi pare succeda a lei), può fornire gli effetti benefici di cui parla il professor Veronesi. Coltivi però anche gli aspetti affettivi dell’interazione di coppia, che, anche in assenza della sessualità, sono pure molto importanti.