frattura-lussazione trimalleolare con esposizione del perone

    DOMANDA

    Gentile Dottore,3 mesi fa ho riportato in seguito ad incidente stradale,una frattura-lussazione trimalleolare con esposione del perone.Sono stata operata d’urgenza(osteosintesi con placca e 5 viti nel perone e 2 viti nella tibia), doccia gessata per 26 gg e successivo tutore walker. Ho iniziato il carico e la fisioterapia (chinesi e deambulazione) dopo 2 mesi e mezzo, premetto che la caviglia era sempre gonfia anche a livello del 5 metatarso, in effetti era presente una frattura confermata dall’Rx del piede:frattura sottocapitata del terzo distale diafisario del 5 metatarso con frammento distale cranio medialmente. Ridotto trofismo osseo. Sono stata sottoposta a intervento con filo di kichsner (dopo 3 mesi dall’incidente) e attualmente deambulo cn scarpa talus e stampelle.La mia domanda è questa, prima dell’intervento al metatarso accusavo dolori lancinanti ai muscoli peronei (soprattutto in punta di piedi) possono essere correlati cn la frattura del metatarso? Dolore nella parte anteriore e centrale della caviglia oltre che a livello dei mezzi di sintesi. Edema costante.Buona mobilità.Sarebbe il caso di fare di fare una RM per valutare eventuali danni ai tessuti? e il ridotto trofismo osseo? Non sono mai riuscita a camminare senza l’ausilio delle stampelle. Premetto che ho 32 anni e sn normopeso.Ho perso la fiducia del mio ortopedico,ho paura di non recuperare o sviluppare altri problemi vorrei nn appena sarò in grado di spostarmi fissare un appuntamento con lei a bologna.

    RISPOSTA

    Carissima, premesso che risulta estremamente difficile dare un parere sulla base delle poche informazioni riportete, posso dirle che le fratture di caviglia, specie se complicate da lussazione e se associate a fratture del piede non sono banali lesioni ed a volte, nonostante un’ottima riduzione possono lasciare delle conseguenze o quantomeno necessitare di tempi lunghi per un recupero completo. Non credo che la risonanza magnetica possa dare ulteriori informazioni rispetto ad un buon esame radiografico recente, almeno in questa fase: 3 mesi dalla frattura infatti mi sembrano pochi per poter pensare ad un completo recupero, per cui la sintomatologia che lei lamenta potrebbe essere ad oggi del tutto normale.

    Francesco Ceccarelli

    Francesco Ceccarelli

    Professore ordinario di ortopedia e traumatologia presso l’Università di Parma dove dirige anche la scuola di specializzazione. Nato a Perugia nel 1955, si è laureato in medicina nel 1980 e si è specializzato in ortopedia nel 1983 e in fisioterapia nel 1987. È autore di oltre 350 pubblicazioni scientifiche in Italia e all’estero.
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